Da Natale alla Befana, il passo è breve. Soprattutto per i calciatori, che una volta tornati a casa per le feste natalizie saranno chiamati nuovamente nei rispettivi ritiri per riprende la preparazione in vista della ripresa delle ostlità della Serie A, fissata per il sei di gennaio. In palio, nei primi giorni dell'anno nuovo, il famigerato titolo di Campione d'Inverno, che premia idealmente la regina della prima parte di stagione.
La rincorsa al primato al giro di boa vedrà, per la prima volta da circa vent'anni, cinque squadre giocarsi l'obiettivo sul filo del rasoio: Inter davanti a tutte, con la battuta d'arresto contro la Lazio che ha precluso, in parte, il raggiungimento di questo fine; alle sue spalle Fiorentina e Napoli, con i viola avvantaggiati da una maggiore prolificità in zona reti, ma che hanno perso lo scontro diretto al San Paolo; in quarta posizione, la Juventus che sta tornando con prepotenza in auge dopo le sette vittorie di seguito; infine la Roma, ritrovatasi contro un Genoa in crisi che accoglie la pausa natalizia come un bene necessario per placare animi roventi e spogliatoio in subbuglio.
Mancini, Sousa, Sarri, Allegri e Garcia saranno chiamati a serrare le fila alla ripresa degli allenamenti nei rispettivi ritiri, in vista del duplice impegno del 6 e del 10 che chiuderà il girone d'andata. Andiamo a vedere chi avrà il calendario, sulla carta più agevole, al ritorno in campo.
Si parte da chi insegue, quindi dalla Roma di Rudi Garcia, che ha ritrovato il successo domenica all'Olimpico e, in parte, anche sorrisi e serenità. Tuttavia, due sfide alquanto ostiche attendono i giallorossi: il sei di gennaio, così come ad inizio campionato, sarà il Bentegodi di Verona ad ospitare la truppa capitolina. Se ad inizio stagione era stato l'Hellas di Mandorlini a fermare sul pareggio Dzeko e compagni, stavolta il Chievo di Maran vuole riprendere a correre dopo una seconda parte di stagione non esaltante come la prima. Quattro giorni dopo, all'Olimpico, sarà di scena il Milan di Mihajlovic, già vincente a Roma, sponda Lazio, e che sembra in ripresa nelle ultime settimane. Calendario non propriamente facile per il francese ed i suoi.
Da Roma a Torino, sponda Juventus, dove Allegri ha cambiato marcia all'undicesima giornata, nel derby della Mole, quando Cuadrado all'ultimo secondo lanciò la rincorsa bianconera. Calendario che ha sorriso, ai quattro volte Campioni d'Italia in carica in queste ultime giornate e che continuerà a farlo nelle ultime due: tutt'altro che proibitive le sfide contro Verona, in casa allo Stadium, e Sampdoria, a Marassi al giro di boa. Sei punti per sperare in una tripla caduta difficile delle tre di testa, ma non impossibile.
Si passa al sole della Campania, dove Sarri ed i suoi si godono una prima parte di stagione inaspettata alla vigilia quanto brillante per gioco espresso. La vittoria di Bergamo ha regalato un sereno Natale agli azzurri, reduci dalla sconfitta di Bologna e dal pareggio interno contro la Roma. Calendario tutt'altro che ostico alla ripresa, con il Torino di Ventura che farà visita al San Paolo alla Befana, con gli azzurri che saranno privi di Jorginho per squalifica. A Frosinone, al Matusa, l'ultima giornata: azzurri che, senza distrazioni di alcun tipo potrebbero fare filotto e presentarsi al giro di boa davanti al resto del gruppone.
Da una sorpresa ad un'altra: da Sarri a Sousa, che ha stupito tutti per spirito di adattamento al campionato e armonia nelle giocate della sua Fiorentina, che però si è lasciata scappare fin troppe occasioni negli scontri diretti. Frutto, forse, di una personalità ancora poco spiccata nel gruppo viola, non ancora pronta a giocarsi la vetta con gli altri squali. Befana che non sorriderà particolarmente ai gigliati, che sarranno di scena in quel di Palermo, dove Ballardini e soci vorranno riscattare un quint'ultimo posto che fa poco onore ai rosanero. Infine, al Franchi, sarà di scena la Lazio di Pioli, ritrovatasi a San Siro sponda Inter dopo troppi bassi e pochi acuti.
Infine la capolista Inter. Quella che ha il destino tra le proprie mani. Svoltare in testa alla classifica sarà soltanto merito dei neroazzurri di Mancini, che con sei punti potrebbero chiudere clamorosamente (per proporzioni) a quota 43 il girone d'andata. Percorso in salità, però, per il tecnico jesino ed i suoi che torneranno in campo in casa di una delle squadre più belle ed in forma del lotto: l'Empoli di Giampaolo incute timore per qualità del gioco e per personalità espressa, anche contro le grandi squadre. Non solo, dopo la terribile matricola, arriverà a San Siro quella che matricola è stata fino alla scorsa stagione, prima della definitiva consacrazione: il Sassuolo di Di Francesco evoca bellissimi ricordi ai tifosi interisti, con goleade che hanno accompagnato gli ultimi precedenti. Difficile, ma non impossibile fare bottino pieno.
Cinque squadre, un solo obiettivo. Essere Campioni d'inverno serve, ai fini pratici, a ben poco ma è passo necessario per avanzare candidatura ufficiale in un momento in cui i protagonisti in causa pensano più a scaricare il barile in casa d'altri. Un messaggio forte e deciso al campionato, ai rivali: chi sarà in testa non potrà più nascondersi. Nel campionato più bello degli ultimi anni. Noi, ce lo godremo fino in fondo.