Nell'ultima partita prima della lunga pausa natalizia, il Milan ha espugnato il "Matusa" di Frosinone e ha portato a casa un successo fondamentale che gli ha permesso di salire al sesto posto in classifica. Una prova di carattere che allontana per il momento dubbi e tante voci nell’ambiente. Ieri sera la squadra rossonera ha mostrato finalmente orgoglio e voglia di riscatto. Tre punti che permettono alla formazione milanista, e soprattutto a Mihajlovic, di poter chiudere il 2015 con serenità e qualche sorriso in più. Già perchè la vittoria di ieri, in rimonta, contro il Frosinone di Stellone ha, molto probabilmente, salvato la panchina al serbo. Senza i tre punti del Matusa, infatti, la possibilità di un esonero di Mihajlovic sarebbe stata molto concreta. La speranza della dirigenza rossonera è che questa vittoria possa essere quella che dà una svolta alla stagione che da qui alla fine dell’anno calcistico dovrà cercare di raggiungere i due obiettivi dichiarati dalla società, cioè il terzo posto e la Coppa Italia.

NATALE PIU' SERENO - Bella e sofferta la vittoria del Milan. I rossoneri vanno sotto ma per la prima volta in questo campionato riescono a reagire, nella ripresa, con le reti di Abate, Bacca e Alex. Nel finale Dionisi spaventa Sinisa, ma Bonaventura la chiude. Gli uomini di Mihajlovic hanno sbagliato ancora una volta l'approccio alla partita, regalando un tempo agli avversari e si sono complicati la vita da soli. Milan a due facce: incapaci di reagire nel primo, con la solita confusione in attacco alternata a lacune difensive: tanti errori, tante distrazioni. Dopo l'intervallo e dopo soprattutto una bella strigliata di Mihajlovic, è tornata in campo un'altra squadra. lI Milan ha fatto in cinque minuti quello che non aveva ancora fatto in tutta la stagione: rimontare ad uno svantaggio. Vincendo è finito anche il mal di provincia.

QUEI PUNTI PERSI.. -  I rossoneri arriviano comunque a Natale con otto punti di distacco dalla capolista Inter e sette dalla zona Champions. 28 punti in classifica: nelle prime 17 giornate di Serie A, Sinisa Mihajlovic ha raccolto tre punti in più rispetto alla formazione milanista dello scorso anno allenata da Filippo Inzaghi. Nonostante gli alti bassi dell'ultimo periodo la classifica non è spaventosa e lascia speranze per continuare a giocarsi il ritorno in Europa. Senza contare il cammino agevole, almeno sulla carta, verso la finale di Coppa Italia. Aumentano i rimpianti: nelle ultime 12 partite è arrivata una sola sconfitta, a Torino con la Juve, ma sono stati smarriti punti importanti con pareggi al posto di vittorie obbligate perchè, ad esempio, se avesse battuto Carpi e Verona il Milan ora sarebbe al fianco della Roma, a solo un punto dai bianconeri e a quattro punti dalla vetta.

Classifica (*una partita in meno)
Inter 36
Fiorentina 35
Napoli 35
Juventus 33
Roma 32
Milan 28
Sassuolo 27*
Empoli 27
Atalanta 24
Lazio 23
Torino 22
Chievo 22*
Udinese 21
Sampdoria 20
Bologna 19
Palermo 18
Genoa 16
Frosinone 14
Carpi 10
Verona 8

C'E ANCORA DA LAVORARE..- Il Milan non ha raggiunto ancora la sua reale dimensione: il gioco dei rossoneri è infatti migliorato rispetto alle ultime partite, però dipende ancora troppo dalle giocate dei singoli. Anche ieri, sono arrivate come al solito le giocate di Bacca e Bonaventura per suggellare un successo fondamentale per la classifica e per il morale del gruppo.  Il mercato sarà improntato alla ricerca di rinforzi: il primo ad arrivare sarà Boateng, la prima cessione sarà quella di Suso, ma è solo l'inizio. II poker di reti in rimonta a Frosinone unito alla vittoria contro la Sampdoria in Coppa Italia dimostra che forse il Milan è uscito dal momento delicato e può guardare al futuro e al nuovo anno solare con fiducia. I rossoneri dovranno ripartire dal secondo tempo di ieri sera cercando di limitare gli errori e le distrazioni che nelle ultime partite accompagnano questa squadra. Ora è il momento di staccare la spina e ricaricare le pile.

Che sia arrivata la tanto attesa svolta?