Nell’incontro delle 18 disputato allo Stadio Olimpico di Torino, è l’Udinese ad avere la meglio sulla formazione granata. Un Udinese solido e caparbio, che porta a casa l’incontro dopo una prestazione non maiuscola, ma sufficiente per fare il colpo grosso in trasferta. Sul fronte Torino, buio totale: i fischi dello stadio sono soltanto il segnale più evidente di qualcosa che non va, e che il mister Ventura dovrà a breve risolvere.

La partita inizia con una discreta intensità. Il primo pericolo arriva dopo 6’, quando l’Udinese produce una palla gol sull’asse Di Natale-Badu. Il tiro, smorzato, si adagia tra le braccia vigili di Padelli. Al 9’, ancora Udinese, con Perica, che di fronte a Padelli conclude di piatto, troppo piano per fare paura. Il Torino prova a lavorare sulle ripartenze veloci: al 13’, Belotti con una progressione micidiale mette in mezzo rasoterra; Lodi, che nell’occasione si scopre difensore centrale, spazza in rimessa laterale. L’occasione principale di inizio partita arriva però al 15’, quando Di Natale conclude di destro da fuori area; l’estremo difensore granata si supera con un intervento non bello ma efficace. La risposta del Torino arriva quasi immediata, con una conclusione dalla distanza di Quagliarella, che si perde di poco fuori.

Dopo 28’, clamorosa palla gol per il Toro: da Quagliarella a Benassi, che di prima libera il Gallo Belotti. La sua conclusione, sul primo palo, viene deviata in corner da Karnezis. Dall’altra parte, ci mette appena un minuto l’Udinese a reagire, con un contropiede che finisce in mischia con una parata plastica di Padelli. La partita è piacevole, l’Udinese gioca meglio, ma le palle gol prodotte sono all’incirca le stesse. Al 41’, la partita si sblocca: a segnare è Perica, la scommessa di Colantuono, che approfitta di uno scontro in area tra Molinaro e Moretti per sgusciare in area e realizzare con un gran diagonale. Udinese in vantaggio, 0-1. Il parziale non cambia, si va a riposo con l’Udinese avanti all’Olimpico di Torino.

Nella ripresa, la prima bella azione arriva dopo 9’, ed è prodotta ancora dalla rappresentativa ospite. E’ Edenilson che, a tu per tu con Padelli, trova una buona respinta di piede del portiere, dopo aver provato a beffarlo con un tocco di fino. Dopo 13’, Perica sfiora la doppietta, liberandosi al limite dell’area e calciando male, abbondantemente a lato. Comunque, a fare la partita è l’Udinese, col Toro in grave affanno. Passano 3’, e con tre tocchi di prima i friulani arrivano ancora una volta ad un passo dal 2-0: a concludere, fuori di poco, è stavolta Ciccio Lodi.

Ma al 19’, le cose cambiano: Quagliarella si libera di Wague, che al limite dell’area lo blocca; secondo giallo e cartellino rosso. L’Udinese finisce in 10 uomini. Il Toro prova a proiettarsi all’attacco, inserendo Maxi Lopez per Bovo e passando alle 3 punte. A questo punto, il baricentro si sposta verso i padroni di casa, che non riescono però a costruire occasioni particolarmente nitide. La partita è addormentata, il ritmo si abbassa notevolmente, e di questo può gioire soltanto l’Udinese, cha ha ancora l’occasione per mettere in cassaforte il match, con Widmer: tiro al volo alto di poco. La partita finisce, dopo 4’ di recupero, senza che il Torino abbia fatto niente per pareggiarla. 0-1 che è il risultato più giusto.

Nel complesso, partita brutta, in cui l’Udinese ha fatto quel minimo sindacale in più che serviva per portare a casa i 3 punti. Cala il sipario sul 2015, e il Torino di Ventura esce fischiato dal suo stadio. Cosa è rimasto di quella squadra che fino a poche settimane fa lottava per l’Europa?