In Francia contro il Saint Etienne i biancocelesti si sarebbero pure potuti permettere il lusso di fare la cosiddetta "scampagnata", perchè sono già qualificati come primi del girone. Ma la Lazio deve ritrovarsi, la sfida di giovedì contro i francesi non sarà importante ai fini della classifica finale, ma lo sarà per vedere se gli uomini di Pioli hanno capito che è necessaria una scossa, a livello mentale, a livello di prestazione. Ecco perchè la Lazio non potrà andare in Francia in punta di piedi, deve rimanere a terra e giocarsi la sua partita con l'umiltà che forse ha perso in quest'ultimo mese, dove in campionato è stato fatto solo un punto. Il cammino europeo sinora è stato impeccabile, bisognerà onorare al meglio l'ultimo impegno di girone prima della fase ad eliminazione diretta.
Stefano Pioli quindi opterà sì per il turnover, ma non così tanto rivoluzionario. Oggi a Formello la squadra è scesa in campo sia mattina che pomeriggio. Mattinata incentrata sui movimenti senza palla, nel vero senso della parola: è andata in scena una specie di partitella in famiglia dove i giocatori, sotto indicazione di Pioli, occupavano zone di campo e facevano movimenti da riproporre poi in partita. Nel pomeriggio Pioli ha iniziato a provare la squadra da mandare in campo in Francia.
Il tecnico emiliano ha intenzione di riproporre il 4-4-2 già provato col Dnipro. Tra i pali ci sarà Berisha, ormai il portiere di coppa. Linea difensiva composta da Basta, Mauricio (è squalificato per la Samp), Hoedt e Konko. Il francese è l'unico disponibile per quel ruolo dal momento che Lulic è fermo ai box (un mese di stop), Radu è squalificato e Braafheid, Patric e Seck non sono stati inseriti nella lista Uefa. Centrocampo composto da Felipe Anderson, Cataldi, Parolo e Oikonomidis.
Per il giovane australiano potrebbe essere la prima apparizione ufficiale in assoluto con la Lazio dopo i tanti anni passati in primavera. In attacco la coppia dovrebbe essere Matri-Djordjevic.