"Solo crampi", poche parole per scongiurare il timore di un infortunio. Jeison Murillo spegne le voci di un nuovo stop, dopo l'uscita anticipata nel mezzogiorno domenicale contro l'undici di Ventura. In precedenza, per il centrale, un problema agli adduttori, causa del forfait con Hellas Verona e Fiorentina. La conferma del ritrovato stato di forma di fatto annuncia la partecipazione al doppio impegno con la rappresentativa nazionale. La Colombia incrocia, nel cammino che conduce al prossimo mondiale, Cile e Argentina. Medel - Murillo quindi, senza dimenticare Guarin. Alla folta pattuglia sudamericana - in scena anche Miranda con il Brasile - si aggiunge Nagatomo, anche il Giappone infatti si gioca il pass. 

Per gli europei, invece, quindici giorni utili a ritrovare i compagni, per sperimentare, in amichevole, meccanismi e progetti in divenire. Si gioca qualcosa d'importante Handanovic, costretto, con la Slovenia, al Purgatorio degli spareggi. Di fronte al numero uno l'Ucraina. 

A Milano, poche firme all'appello. Icardi - fuori dall'Albiceleste - può affinare la condizione, come Kondogbia, match-winner all'Olimpico di Torino. Con loro diversi giocatori che lottano per risalire le gerarchie di Mancini. Il tecnico apre a tanti, il passato recente conferma la tendenza al ribaltone, in termini di effettivi e di modulo. 

L'Inter si ritrova mercoledì, inizia senza Mancini - in Qatar per presentare l'amichevole con il Psg - l'avvicinamento al rientro in A. Scoglio inedito, il Frosinone cerca punti lontano dal Matusa per inseguire l'obiettivo salvezza, i nerazzurri devono invece confermare lo status acquisito, in una partita ricca di insidie, per l'atteggiamento conservativo di chi giunge a San Siro. Tagliando da titolo, prima di sfidare il Napoli di Sarri in una notte di verdetti.