La strada per sbalordire un'altra volta il mondo parte fra pochi giorni per gli USA, più precisamente il 13 novembre 2015. Il primo ostacolo su questa strada sarà il mini-girone da quattro che gli Stati Uniti di uno Jurgen Klinsmann sfiduciato dalla fan-base dopo le recenti uscite (Gold Cup e CONCACAF Cup perse) dovranno chiudere fra le prime due per accedere all'Esagonale finale (ulteriore gruppo da sei) che decreterà le tre squadre (e mezza: la quarta gioca il solito spareggio) che andranno in Russia nel 2018. Le avversarie del primo girone? Ampiamente alla portata della squadra che la FIFA piazza al 33° posto del proprio ranking: Saint Vincent, Guatemala e Trinidad&Tobago.
Si parte appunto il 13 contro Saint Vincent in casa per poi far visita quattro giorni dopo a Trinidad&Tobago. Per avere la meglio delle suddette Klinsmann ha diramato una lista di 23 convocati. Andiamo subito a spulciarla:
Difensori: Geoff Cameron (Stoke City), Fabian Johnson (B.Moenchengladbach), Break Shea (Orlando), de Andre Yedlin (Sunderland); Ventura Alvarado (America CF), Matt Besler (Sporting Kansas City), Matt Miazga (New York Red Bulls), Tim Ream (Fulham), Micheal Orozco (Club Tijuana);
Centrocampisti: Mix Diskerud (New York City FC), Kyle Beckerman (Real Salt Lake), Micheal Bradley (Toronto FC), Jermaine Jones (NE Revolution), Miguel Ibarra (Club Leon), Darlington Nagbe (Portland Timbers);
Attaccanti: Jordan Morris (Stanford), Gyasi Zardes (LA Galaxy), Jozy Altidore (Toronto FC), Bobby Wood (Union Berlin), Alan Gordon (LA Galaxy).
Andiamo ad analizzare la lista subito partendo dalle novità assolute: trattasi di Matt Miazga, difensore centrale, e di Darlington Nagbe, tuttofare offensivo. Il primo è un classe '95 che si è messo in mostra nella difesa dei Ney York Red Bulls vincitori del Supporter's Shield in MLS. Titolarissimo nella Grande Mela, Matt ha sommato 26 presenze solo in campionato. Questo dopo un 2015 da protagonista con l'U20 fra la CONCACAF ed il Mondiale di categoria. Darlington Nagbe sembra invece adatto al ruolo di ala nel 4-1-3-2 di Klinsmann: esterno destro ma anche sinistro, 25 anni, sta giocando i playoffs di MLS ai quali si è qualificato con i suoi Portland Timbers grazie al terzo posto nella Western Conference. Loro due saranno i deb assoluti.
Chi invece gli esclusi rumorosi? Per la maggior parte si tratta veterani, che la piazza sarà ben contenta di veder fuori dopo aver aspramente criticato quella politica che poco puntava sui giovani talenti. Il nome più importante a rimaner fuori è quello di Dempsey. Klinsmann a riguardo ha risposto così: "Voglio dare ai giovani attaccanti delle occasioni per mettersi in luce. Questo è un buon momento per metterli nelle condizioni di farlo. Ho parlato con Clint ed è tutto ok". Rispetto alle recenti convocazioni sono tanti i cambi: Rimando, Bedoya, Aron Johannsson e Brad Evans rimangono fuori per infortunio, DaMarcus Beasley per evidenti limiti tecnici paventati contro il Messico, John Anthony Brooks ha proprio giocato ieri la sua prima partita da titolare dopo un infortunio alla caviglia, mentre a Spector è stato preferito Break Shea e Zusi e Wondolowski - rispettivamente a quota 29 e 32 anni - rientrano nel discorso fatto per Dempsey.
Ritorni in Nazionale invece per Miguel Ibarra, che aveva saltato la Gold Cup ed i seguenti due giri di convocazioni, Hamid (strepitoso in campionato) che approfitta dell'assenza di Rimando, per il 34enne Alan Gordon dei Galaxy e per l'unico universitario dei 23, Jordan Morris. Anche quello di Fabian Johnson potrebbe considerarsi un ritorno, visto che il fresco marcatore contro la Juventus in Champions League durante la finale con il Messico aveva chiesto a Klinsmann di sostituirlo per ragioni tuttora sconosciute ma che sono bastate al CT per cacciarlo dal ritiro e fargli saltare anche la gara contro la Costa Rica.
L'impressione finale è che Klinsmann voglia approfittare di questi impegni sulla carta semplici per sperimentare ma soprattuto per "provinare" alcuni talenti. Casting che come obiettivo ha quello di trovare sostituti ai veterani che al Mondiale presenteranno una carta d'identità obsoleta, come Beckermann, Jermaine Jones e lo stesso Bradley, che per quanto buoni in Russia conterebbero 36, 37 e 31 anni. In questo senso sembra assurda la chiamata di Alan Gordon. L'età media è di 27.8 anni, mentre per Messico e Costa Rica si erano toccati picchi di 29 anni di media. Per fotografare la situazione basta pensare che ben 13 giocatori di questi 32 hanno già giocato almeno una gara di qualificazione ai Mondiali con Howard che ha nel mirino il quarto consecutivo.
Infine, sono 3 i giocatori provenienti dalla Liga MX, con gli europei fermi a 7, gli MLSers a 12 ed il solo Jordan Morris come non-pro. Le squadre più presenti sono i Galaxy, il Toronto FC ed il B.Monchengladbach.