Il pari del Barbera conferma il momento dell'Inter. Solida, ma incompleta. La squadra di Mancini ha una quadratura definita, basi importanti, ma pecca in fase di costruzione e risente dell'apatia dell'unico reale terminale d'attacco, Icardi. La sterilità offensiva frena l'ottimo impatto del settore di difesa e costringe a scovare altrove contromisure. La classifica, al momento, sorride. I nerazzurri giungono da una sconfitta e tre pari, ma permangono nelle alte sfere della A, nella pattuglia che insegue la Roma capolista. L'afflusso ai piani nobili è notevole, occorre quindi macinare punti come in avvio. Il doppio impegno alle porte è delicato e indicativo. Domani sera, visita al Dall'Ara al Bologna, prima del big match contro la banda Garcia.

Mancini, per la partita con i felsinei, perde Murillo - rosso a Palermo - e studia nuove soluzioni d'attacco. Medel scala al centro della difesa, liberando un posto in mediana. L'alternativa è l'investitura a titolare di Ranocchia, fin qui apprezzato solo al Berlusconi. Santon rientra a destra, a sinistra è sempre corsa a due, Telles - Juan. L'arretramento di Medel coincide con il ritorno in campo di Felipe Melo dopo il riposo domenicale. Su Melo, pende una spada di Damocle fastidiosa. In diffida, il brasiliano "rischia" la gara con la Roma.

Come Melo, anche Guarin. In caso di scelta conservativa, con Fredy out, occasione per Brozovic, riscoperto con la Juve e in naftalina con il Palermo. Lo scampolo di Biabiany - al cospetto dei rosanero - stuzzica Mancini, per applicazione e qualità, il francese è perfetto nello scacchiere nerazzurro. Esterno che punta l'uomo e garantisce copertura in fase di ripiegamento. Da Biabiany a Ljajic, dalla corsa al talento. La Gds ipotizza una possibile staffetta tra i due interpreti all'arco del tecnico. Da valutare anche la presenza di Jovetic, possibile un riposo parziale. Scalpita Palacio.

Handanovic - Santon, Medel, Miranda, Telles - Melo, Brozovic, Kondogbia - Perisic, Jovetic (Biabiany) - Icardi (Palacio).

Nello schieramento ipotizzato qui sotto, Inter con il 4-2-3-1, con Brozovic alto a destra. Con Biabiany in campo, il croato assume invece una posizione più centrale.