Bel match di alto livello, quello che ha visto contrapposte oggi pomeriggio la Lazio di Pioli e il Torino di Ventura. A vincerla, per 3 reti a 0, sono i biancocelesti, che hanno saputo leggere l'incontro in maniera straripante, mettendo a freno le ambizioni di un Torino sufficiente, ma troppo inferiore a livello di talento individuale.
Primi dieci minuti di gara a trazione offensiva granata, senza però che vengano sviluppate azioni significative. La prima occasione nitida è dopo 18', quando Quagliarella ci prova di piatto, da fuori area, sfiorando il gol da cineteca. La palla finsice a lato di poco. La Lazio risponde immediatamente, con Candreva, anche lui da fuori. La conclusione è alta, ma i biancocelesti dimostrano di esserci. L'incontro si sviluppa, come era pronosticabile, principalmente sulle fasce, dove imperversano due protagonisti dell'incontro, Lulic da una parte e Bruno Peres dall'altra. Al, 36', è proprio Lulic che si trova tra i piedi la palla dopo un magistrale contropiede, ma ci pensa troppo, e serve Candreva in mezzo quando il trequartista è già in posizione di offside. Il gol viene giustamente annullato. Sull'altro fronte, dopo appena un minuto Bruno Peres entra in area dopo una bella percussione e conclude di potenza, costringendo Marchetti a buttarla in corner. Ma dopo 39', è proprio Lulic a sbloccare il match: gran cross di Basta in mezzo, Klose fa una sponda di testa magistrale, liberando Lulic che svirgola da distanza ravvicinata e batte Padelli. 1-0 Lazio, e squadre al riposo senza che succeda nient'altro di eclatante.
Inizia la ripresa, e dopo 3' c'è un contrasto dubbio in area del Toro, con Moretti che cade dopo essere venuto a contatto con Mauricio. L'arbitro non fischia, ma i dubbi restano. Dopo 5', un'azione fotocopia a quella del gol del vantaggio laziale manda ancora Lulic a concludere: il mancino finsice alto. Le squadre sono piuttosto lunghe, e privilegiano il gioco sulle fasce. La Lazio riesce ad avere maggiore resa perché mantiene più lucidità, e può fare maggiore affidamento sulle doti dei singoli. Dopo 24', la Lazio fa 2-0: da rinvio di Marchetti, Klose spizza e lancia Felipe Anderson, in procinto di essere sostituito. Con freddezza, il brasiliano batte Padelli, e mette un'ipoteca reale sull'esito del match. Il Toro prova a reagire: le fasce funzionano, ma oggi mancano le punte, a cominciare da Quagliarella, totalmente insufficiente. Nel finale, al 48', c'è anche tempo per la beffa: ancora Felipe Anderson, servito al limite dell'area da Lulic su azione di contropiede, conclude rasoterra di potenza, e fa 3-0.
Molto bene la Lazio oggi, che rientra alla grande dopo il flop di Reggio Emilia col Sassuolo. Ora i biancocelesti sono a 18 punti, a pari merito con Firoentina e Inter, a 2 lunghezze dalla Roma capolista. Sul fronte Torino, invece, sembra finito lo sprint di inizio anno: sarà per i molti infortuni, ma la squadra non riesce più a carburare.