Dopo la prima storica vittoria maturata in Serie A contro il Torino, prima della sosta, la squadra di Sannino ha sfruttato queste due settimane per immagazzinare i concetti tecnico-tattici dell'allenatore. I primi segnali si sono avuti proprio in occasione del successo contro i granata, con gli emiliani che si sono dimostrati più volenterosi e consapevoli dei propri mezzi.
La differenza sostanziale che si è avuta trai risultati ottenuti con Castori e quello conseguito da Sannino sta nel maggior coraggio che la squadra ha avuto quando è scesa in campo. E' su questo che ha fino ad ora lavorato l'allenatore. Con Castori la squadra si dimostrava eccessivamente timorosa dell'avversario consapevole di essere tecnicamente inferiore e per questo arretrava a ridosso dei 16 metri, cercando di non lasciare spazi. Invece Sannino ha voluto dare una sterzata, cambiando la mentalità: con la consapevolezza di essere inferiori sulla carta bisogna dimostrare in campo tutto il proprio valore, giocandosela contro qualsiasi avversario con equilibrio e tenacia. Questo è l'unico modo secondo l'allenatore per conseguire risultati.
Quest'atteggiamento è assolutamente giusto considerando che il Carpi è una neopromossa e non ha nulla da perdere. Questo non significa che ora la squadra emiliana sarà totalmente spregiudicata, ma sicuramente si vedrà un Carpi che non scenderà in campo con la paura, piuttosto la grinta e la determinazione saranno le nuove caratteristiche della squadra emiliana.
Dal punto di vista tattico si aspettava un cambiamento da parte di Sannino, che in tutta la sua carriera ha utilizzato il 4-4-2, in quanto i suoi principi di gioco sono basati sulla corsa degli esterni e la freddezza sottoporta dei propri attaccanti, ma dato che i giocatori a disposizione si esprimono meglio col 3-5-2, ha deciso di continuare a lavorare con questo modulo, integrandolo con le proprie idee tattiche. Per la sfida di Bergamo contro l'Atalanta si dovrebbe vedere questo 11:
Dal punto di vista tecnico si vedranno meno lanci lunghi ed un gioco più rasoterra. La squadra dovrà sempre avere l'idea di fare la partita, ma quando la palla l'avranno gli avversari i giocatori dovranno sia fare grande intensità nella propria metà campo, sia andare immediatamente al recupero del pallone, facendo pressione sui portatori di palla. Per fare ciò la squadra dovrà necessariamente essere corta e quindi muoversi armoniosamente.
Per la sfida contro la squadra di Reja sarà ancora una volta determinante il duo d'attacco: la velocità e la tecnica di Matos unita alla concretezza in fase realizzativa di Borriello. I due attaccanti dovranno essere adeguatamente aiutati dagli esterni di centrocampo e dalle due mezz'ali. Ovviamente bisognerà porre particolare attenzione a Gomez e Maxi Moralez che tendono a non dare punti di riferimento alla difesa.
Si prevede una partita molto bloccata con due centrocampi molto folti e composto maggiormente da interditori, piuttosto che da giocatori con i piedi buoni. Quindi la sfida si deciderà principalmente lì, oltre che nelle giocate dei propri giocatori offensivi. In questo caso può fare la differenza anche un calcio piazzato o palla inattiva.E' una partita che vale 3 punti, ma essendo una sfida - salvezza ne vale il doppio. Per questo andrà giocata con più concentrazione del solito.Appuntamento dunque, Domenica alle 15 all'"Atleti Azzurri d'Italia" per vedere se questo Carpi confermerà le buone cose fatte vedere col Torino o meno.