Quando il direttore di gara, dopo un’agonia di cinque minuti di recupero, mette in bocca il fischietto per decretare la fine della partita, lo stadio di Modena esplode in un boato di gioia. E’ il primo, storico successo del Carpi in serie A, arrivato dopo una gara giocata alla perfezione, contro un Torino decimato dalle assenze e non al meglio della condizione. Fatto sta, che finalmente la squadra emiliana, Cenerentola del massimo campionato, riesce a spezzare il tabù dei tre punti, una liberazione, dopo un inizio di stagione complicato.
Formazioni della vigilia confermate, con l’eccezione di Gazzi dal primo minuto nel Torino e Belotti ancora in panchina, col duo Quagliarella-Maxi Lopez in avanti. Nel Carpi, Belec in porta dal primo minuto. In tribuna, uno striscione ringrazia Fabrizio Castori, esonerato dopo l’annata gloriosa della promozione in A. La squadra che Sannino mette saggiamente in campo è la stessa del suo predecessore, ma lo stile di gioco rimane molto sulla difensiva, di contenimento e contropiede. L’idea iniziale sembra quella di evitare un’imbarcata (il Carpi ne ha già subite due quest’anno, contro Samp e Roma) e provare a far male ripartendo. La prima occasione è proprio degli emiliani, dopo 6’, con uno stacco imperioso di Matos in area che trova un Padelli attento a bloccare.
Da quel momento in poi, la partita si addormenta un po’, fino a che tra fiammate del Torino intorno al 25’ non la rianimano: prima Gaston Silva da fuori trova Belec pronto a respingere, parata non bella da vedere ma efficace, poi Maxi Lopez ha un paio di guizzi in area, che creano non pochi grattacapi alla difesa carpigiana. Si va a riposo sul punteggio di 0-0, col Carpi che, dopo la cura Sannino, vede aumentare il dato dal possesso palla in maniera considerevole.
Inizia la ripresa, e la musica cambia. Bastano appena 10 minuti al Carpi per trovare il gol del vantaggio: Gabriel Silva tira da fuori di destro, la palla sbatte sul palo e rimbalza sul piede di uno sfortunatissimo Padelli, infilandosi in rete. E’ il secondo autogol del portiere, che nella scorsa stagione ne aveva già realizzato uno contro l’Empoli. Ventura prova a rivitalizzare la squadra: dentro Acquah per Gazzi e Belotti per Quagliarella, ma i nuovi innesti non danno gli esiti sperati. Al 72’, il Carpi raddoppia: contropiede perfetto degli uomini di Sannino, Borriello scodella in mezzo e Matos realizza di testa con uno stacco da manuale. 2-0 Carpi, ma passano appena 3’ minuti e il Toro rientra in partita. Bubnjic stende in area Maxi Lopez, che realizza dagli undici metri.
L’ultimo quarto d’ora è a trazione anteriore granata, senza però che si concretizzino azioni di rilievo, fino a quando, al 94’, in una mischia confusa in area Glik colpisce di testa verso la porta. Gagliolo, in spaccata, la mette in corner. Al triplice fischio, il pubblico emiliano può finalmente gioire. Finisce 2-1: la favola del magico Carpi continua.