C'è tanta, troppa differenza di qualità tra Legia e Napoli: a Varsavia finisce 0-2 per gli azzurri. Azzurri che nonostante un cospicuo turn over, che mette a sedere alcune tra le pedine fondamentali dello scacchiere di Sarri, non deludono e senza correre particolari rischi, vincono con tranquillità contro un ostico Legia.
Sarri sceglie di far rifiatare i suoi titolarissimi e allora, Higuain, Albiol e Jorginho finiscono in panchina, Reina addirittura rimane in tribuna e con Hamsik e Insigne ai box per problemi fisici, quello che si presenta a Varsavia è un Napoli che da spazio alle cosidette seconde linee.
Ma ben venga se le seconde linee sono Callejon, Gabbiadini e Mertens, supportate da un buon Valdifiori e da un sempre presente David Lopez. Titolari in qualsiasi altra squadra di serie A, non deludono e regalano al Napoli i secondi tre punti di quest'Europa League.
Il Legia Varsavia è molto ben messo in campo e, almeno nel primo tempo, non regala particolari occasioni da rete al Napoli, se non al minuto 27, quando Callejon serve David Lopez a limite dell'area di rigore. Lo spgnolo calcia, il tiro supera il portiere polacco e viene respinto sulla linea dalla difesa di casa.
Per il resto il primo tempo è poco più che nulla. Ottima la difesa azzurra formata da Ghoulam, Koulibaly, Chiriches e Maggio, che non soffre praticamente nulla nei primi 45 minuti di gioco.
Nella ripresa il copione è lo stesso. Il Napoli attacca, ma non fa male, il Legia si difende ma non offende. Al minuto 53 però si sblocca la partita. Valdifiori lancia Callejon, lo spagnolo mette in area un pallone che Mertens impatta di testa e trasforma nella rete dell' 1 a 0 partenopeo.
Terzo gol in due partite europee per Mertens, che permette al Napoli di giocare una partita diversa. Dopo il gol dell' uno a zero, infatti, si aprono grossi corridoi per gli azzurri e sono tante, tantissime le occasioni da rete degli ospiti, che però non concretizzano.
Allan ci va vicinissimo due volte, ma entrambe le volte Kuciak, il portiere dei padroni di casa, è bravo a impedire il raddoppio napoletano. Poi Gabbiadini, Mertens e Callejon costruiscono nuovi contropiedi ed occasioni da rete, che però non riescono a trasformare in rete.
E allora fuori Mertens dentro El Kaddouri, fuori Callejon dentro Higuain. Già, Higuain, che campione l'argentino. Un altro livello rispetto a tutti gli altri 21 in campo. E' il minuto 83, Higuain riceve palla nei pressi dello spigolo alto sinistro dell'area di rigore polacca, ne dribla uno, poi due, tre, quattro, cinque, si accentra danzando sul pallone e carica una botta a giro che si infila diritta nel sette lontano. 2 a 0 Napoli, capolavoro del Pipita.
Spazio a questo punto anche per Chalobah che prende il posto di uno stremato Allan, anch'oggi macinatore di chilometri. Sicuro anche Gabriel a porta, che non essendo sottoposto a particolari interventi, da comunque sicurezza al reparto difensivo azzurro.
Il Napoli qundi vince anche con tanti cambi, e si trova ora in testa alla classifica del gruppo D, a pari punti con i danesi del Midtjylland. Sarà dunque decisiva la trasferta in danimarca della prossima giornata, quando le due grandi favorite per il passaggio del turno si giocheranno il primato del girone.