E’ presto, dopo tre giornate, per parlare già di scontro al vertice, ma, dati alla mano, quella tra Torino e Sampdoria è la sfida tra due delle dirette inseguitrici dell’Inter, appaiate al secondo posto a quota 7, in un nutrito gruppo che conta anche Chievo, Sassuolo, Roma e Palermo. Tanti gli spunti che potrebbero emergere da questa sfida, che mette contro due dei club che hanno espresso in questo inizio di campionato i giochi più scintillanti.

Precedenti & statistiche

L’incontro di domani mette contro il primo e il terzo attacco del nostro campionato. La Samp guida la speciale classifica a quota 9, 5 dei quali realizzati dal capocannoniere Eder. Il Toro ne ha invece realizzati 7, tra i quali spicca, a quota 3, il neoacquisto Baselli, riscopertosi bomber di razza. Negli ultimi cinque incontri giocati all’Olimpico tra le due squadre, due vittorie dei padroni di casa, due dei blucerchiati e un pareggio a reti bianche. L’ultima sfida ha però segnato un trionfo netto degli uomini di Ventura, che si sono imposti per 5 reti a 1. In quell’occasione, tripletta di Quagliarella e gol di Amauri e Bruno Peres. Per i doriani, a segno Obiang.

Qui Torino

Gatta da pelare per Ventura, che arriva al big match contro la Samp senza uno dei suoi uomini chiave, Avelar sulla fascia sinistra. Per sostituirlo, pronto Molinaro, uno che, pur non essendo dotato di un piede sopraffino, ha sempre fatto il suo lavoro con grande umiltà. Per il resto, formazione tipo, a parte la presenza di Bovo in difesa a sostituire l’infortunato Maksimovic. A centrocampo, Vives dovrebbe partire dal primo minuto: a lui Ventura richiederà, insieme a Glik, di creare una gabbia attorno a Soriano, considerato insieme ad Eder l’uomo più pericoloso dell’undici di Zenga. Sulla fascia destra, ballottaggio tra Bruno Peres e Zappacosta, col primo leggermente favorito. In avanti, con buone probabilità sarà Belotti ad affiancare Quagliarella, uno che con la Samp, precedenti alla mano, sa dare il meglio di sé.

Qui Sampdoria

Ferrero con una bacio in conferenza stampa ha bloccato i suoi talenti, Soriano ed Eder. E proprio su di loro farà affidamento mister Zenga per fare breccia su una delle difese più organizzate della serie A, pur priva di una pedina fondamentale del calibro di Maksimovic. Nel 4-3-1-2 doriano, non ci sarà Cassani sulla fascia destra: al suo posto, pronto a giocare il portoghese Pereira. Sulla linea mediana del campo, l’uomo rivelazione Ivan è pronto a partire dal primo minuto. Tutto confermato invece per i tre là davanti, con Muriel a fare da perfetto contraltare al brasiliano capocannoniere del campionato. Due righe sul capitolo Cassano: un video uscito in settimana lo mostra appesantito, pigro nei movimenti e decisamente fuori forma. Francamente, in una Samp che funziona così bene, non si riesce neanche volendo a ritagliare uno spazio per quello che fu Fantantonio.

Occhio a…

Per il Torino, impossibile non mettere un punto esclamativo sull’inizio di campionato di Baselli. Per lui, 3 gol in 3 partite, mostrando un gioco dinamico, sempre nel vivo della manovra, un gioco da Ventura insomma, un allenatore che lo scouting di talenti non lo ha mai lesinato. Per la Sampdoria, invece, il giocatore da tenere d’occhio è chiaramente Eder, che in serie A non ha mai superato i 12 gol, ma che è già partito col piglio necessario a polverizzare questa statistica. Con una squadra veloce che gioca su di lui, un giocatore completo che ha ottime capacità di incursione e dribbling e un fiuto del gol da centravanti, potrebbe veramente fare il colpaccio.