Fame di vittoria e voglia di riscatto vanno di pari passo in casa Lazio. La squadra di Pioli, reduce da un precampionato non propriamente esaltante, cerca riscatto nella prima uscita ufficiale della stagione: la Supercoppa Italiana, che si giocherà a Pechino domani, contro la Juventus, sarà l'occasione, oltre che scacciare le voci di una prima crisi, anche per riscattare la bruciante sconfitta subita all'Olimpico in occasione della Finale di Coppa Italia che chiuse la scorsa stagione calcistica. 

A fare eco a queste tematiche arrivano, a due giorni dal match, le parole di due giocatori chiave della squadra biancoceleste: Federico Marchetti e Filip Djordjevic. L'estremo difensore, ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3, punta l'attenzione sulla voglia di successi della squadra laziale, che da tempo non alza un trofeo al cielo: "Sicuramente stiamo lavorando bene, almeno personalmente sono partito con i primi del gruppo e ho più di un mese di lavoro alle spalle. Condivido la scelta di essere partiti prima per ambientarsi e smaltire il fuso. Non è facile giocare con queste temperature e questa umidità. Sarà una partita decisa dagli episodi e chi avrà più fame alzerà al cielo il trofeo. L'affetto dei cinesi? Sono rimasto sorpreso, anche se mi avevano già accennato che in Cina impazziscono per il calcio. Ce ne siamo accorti all’aeroporto quando abbiamo trovato un bagno di folla".

L'estremo difensore fa, inoltre, il punto della situazione in casa Lazio, tra ritiro precampionato e nuovi innesti in rosa: "La squadra bene, amichevoli escluse, dove abbiamo incontrato squadre che stavano meglio di noi. Non avevamo i Nazionali che sono importantissimi. Sabato c’è la prima partita seria, e noi quando dobbiamo fare le cose seriamente ci facciamo trovare pronti. Diciamo che passano gli anni e mi sento un po’ un vecchietto, ma ho l’entusiasmo di un ragazzino. I nuovi? E’ un mix di giovani e di giocatori esperti. I ragazzi devono crescere e il gruppo storico, di cui faccio parte, deve guidarli. Quest’anno viene il bello, l’anno scorso siamo stati la sorpresa, quest’anno ci dobbiamo riconfermare. Radu? Quando c’è da fare danni è il primo".

Sugli ultmi allenamenti in vista del match e sull'avversaria della sfida, Marchetti analizza così la situazione: "Siamo a 48 ora dal match, oggi si iniziava a fare sul serio, capire bene come muoversi. Il mister è stato molto attento e ci ha dato indicazioni. Domani salirà la tensione, inizia il countdown. Con la Juventus a livello personale ho fatto sempre ottime partite, ho ancora il dente avvelenato di due anni fa, dove abbiamo buttato via la Supercoppa, ora siamo più maturi. La squadra farà un grande match, ho sensazioni positive. ll nostro vantaggio è l’aver mantenuto quasi per intero la squadra dello scorso anno, ci conosciamo bene. A inizio stagione questo è molto importante. Quando non c’è una forma fisica perfetta, bisogna saper organizzare il gioco. La Juventus ha perso degli elementi importanti come Pirlo, bisogna sfruttare questa cosa. Faremo del nostro meglio sabato".

Parole diverse, ma concetto simile per Filip Djordjevic, che, ai microfoni di Rai Sport, punta tutto sulla voglia di riscatto della sua squadra: "Non è facile perdere le ultime tre o quattro partite prima di giocare una gara così importante. Abbiamo fiducia, sappiamo cosa fare. Noi abbiamo cambiato poco, la Juve ha perso i tre giocatori più importanti, abbiamo perso le ultime tre partite contro di loro. Sarà una buona occasione per riscattarci, poi in una finale non si sa mai”