Una carriera sulla fascia sinistra, gambe e mente da fuoriclasse e sempre tanta umiltà: la carriera di Sylvinho da giocatore è stata invidiabile, e poteva avere solo un prosieguo in panchina. Per la precisione da vice, da collaboratore tecnico: oggi è sulla panchina dell'Inter ad affiancare l'allenatore che ha conosciuto nella sua ultima stagione da giocatore al Manchester City, ovvero Roberto Mancini: "Uno dei migliori al mondo", l'ha definito Sylvinho in un'intervista rilasciata al Corriere dello Sport. "A lui piace che le sue squadre giochino a calcio, che facciano possesso, e anche in ritiro stiamo lavorando su questo aspetto. A me piace questa mentalità di voler tenere la palla, costruire il gioco dalla difesa e fare la partita. Lui ama il calcio e vuole vincere con il bel gioco. Sono convinto che con lui si vinca, è un vincente e non sbaglierà neppure stavolta. Mi piace molto l'Inter che sta nascendo, ma per dare un giudizio definitivo è necessario aspettare che la rosa sia completata perché qualcosa ancora manca. I dirigenti stanno facendo un ottimo lavoro e sono convinto che qualcun altro arriverà".
La fiducia in casa Inter è tanta, con un mercato di alto livello si può puntare in alto: "Penso si possa vincere lo scudetto, speriamo di far bene anche in Coppa Italia. Mi aspetto una bella stagione, con meno sofferenze rispetto alla scorsa, anche perché partiamo da una base di lavoro importante e abbiamo iniziato a fare le cose nel verso giusto fin dal ritiro. Vedo da parte di tutti grande impegno e il tentativo di mettere in pratica quello che vuole l’allenatore, un calcio veloce e propositivo".
E sui nuovi arrivati: "Conoscevo Kondogbia sapevo che fosse forte, lo sta confermando in questi giorni. Dal punto di vista fisico e come impatto in campo mi ricorda molto Vieira, con cui sono stato all’Arsenal, e Yaya Touré, che era con me al Barcellona. Montoya è molto veloce ed esplosivo, ha già mostrato di avere un buon cross e ottime qualità. Di certo ha tanta voglia e sono convinto che farà bene".