Prende forma l'Inter del futuro. La rivoluzione paventata da Roberto Mancini trova il suo inizio nel comparto di difesa. Al giovane Murillo, si affianca l'esperto Miranda. Nella serata di ieri, la conferma definitiva. Accordo raggiunto, il centrale brasiliano lascia l'Atletico e si accasa a Milano. L'Inter accontenta il Madrid e si avvicina ai 15 milioni richiesti dal club guidato da Simeone. Prestito oneroso a 3 milioni, riscatto a 9,5, per un totale di 12,5 milioni a cui se ne aggiungono 2 di bonus.
L'accordo con il difensore è noto, contratto triennale a 2,5 milioni. Miranda, classe '84, brasiliano in attesa di passaporto spagnolo, rappresenta uno dei giocatori di maggior affidamento nel ruolo a livello europeo. La sua carriera prende il via sulle strade di casa, al Coritiba, prima di una tappa transalpina al Sochaux, culminata con il ritorno in Brasile al San Paolo.
Da qui, nel luglio del 2011, il balzo nel grande calcio. Il Calderon accoglie Miranda e ne apprezza le indiscutibili doti. Longilineo, 1,86, rapido, potente, con Godin forma una delle cerniere più temute del Vecchio Continente, esaltando il gioco pratico e rude del Cholo Simeone. L'Atletico vince la Liga e sfiora la Champions, con Miranda.
Ora l'addio, prima della naturale scadenza a giugno 2016. L'Atletico smobilita, saluta Mandzukic, direzione Torino, e Miranda, sull'aereo per Milano, pronto ad affidarsi ai giovani Vietto e Gimenez. A Madrid, si muovono pedine con intelligenza, all'Inter serve personalità, c'è Miranda.