Miroslav Klose non lascia, anzi. Il 37enne tedesco decide di rimandare la pensione calcistica e di indossare nuovamente gli scarpini per onorare il rapporto con la Lazio almeno fino al giugno del 2016. Un anno ancora in Italia, per coltivare il sogno europeo griffato dall'impresa del San Paolo. La Lazio si lancia nell'avventura di Champions con il panzer tedesco, non nuovo a palcoscenici prestigiosi.
Miroslav Klose - all'attivo 140 presenze con la casacca della Lazio, arricchite da 56 reti - riparte da un finale di stagione esaltante. La parabola dell'annata in archivio può suddividersi in due tronconi. Klose inizia dalla panchina, tra scelte tecniche e malumori. Pioli punta su Djordjevic e il tedesco, non in condizione, vede il campo col contagocce. L'infortunio del compagno di reparto, abbinato a un ritorno ad alto livello, spiana la strada a un girone di ritorno in pompa magna. Miro segna 10 dei suoi 13 gol dopo la pausa invernale e trascina la Lazio nella cavalcata culminata con la terza posizione, a un passo dalla Roma.
Ieri, l'annuncio, coadiuvato dalle parole di Tare, della volontà di regalare alla piazza e alla squadra un'altra stagione di primo piano. Esperienza, classe, capacità di muoversi tra le maglie della difesa, anche a un passo dal tramonto. Klose si gioca le ultime carte.
“Giocare un’altra stagione alla Lazio è una decisione che ho preso con il cuore. La mia famiglia ed io ci troviamo benissimo a Roma ed alla Lazio. I tifosi sono fantastici e ci trasmettono ogni giorno tutto il loro amore ed il loro calore. Sono veramente unici. Voglio dare anche io il mio supporto al nostro allenatore, persona davvero speciale, ed a tutta la società biancoceleste, per continuare a far crescere l’immagine con un cammino positivo e vincente”
Sul fronte offensivo, da registrare infine la smentita biancoceleste sul possibile approdo nella Capitale di Robin Van Persie. L'olandese, in rotta con lo United, è un pezzo pregiato del mercato estivo, ma l'ingente ingaggio sconsiglia Lotito e la Lazio.