Aspettando la risposta di Carlo Ancelotti (  farà sapere domani la sua decisione ad Adriano Galliani, che nel suo viaggio a Madrid della scorsa settimana ha presentato delle offerte importanti come un budget di 120 milioni per il mercato e triennale da 4 milioni a stagione) il Milan in queste settimae sta analizzando possibili alternative analizzate da Emery (ora nel mirino del Napoli), a Mihajlovic(anche lui monitorato dalla squadra campana) fino ad arrivare a Montella, Cristian Brocchi (ma affidare per la terza volta di fila una squadra da rinnovare a un esordiente appare come l’ennesimo azzardo da evitare) ed infine Antonio Conte (è dura strapparlo alla Figc).

 L’ultima idea per la panchina del presidente Silvio Berlusconi nel caso in cui Ancelotti decidesse di restare fermo un anno è Roberto Donadoni. La Gazzetta dello Sport porta in alto la sua candidatura: 51 anni, profilo rossonero, e un lato umano particolare, visto soprattutto come ha condotto il Parma contro tutto e tutti in fondo il campionato .Un altro importante rossonero del passato, l’ ex commissario tecnico dell’Italia ha già alle spalle una carriera importante e il suo nome cattura le simpatie del popolo milanista. L’attuale allenatore del Parma (che si libererà ufficialmente il 30 giugno)  ha esperienza, carisma, e voglia di rivincita, quella voglia che hanno anche in casa Milan.  L’allenatore bergamasco non ha mai nascosto l’ambizione di allenare in rossonero.C’è dunque anche lui nella lista dei possibili sostituti di Filippo Inzaghi, ma questa verrà consultata solo se Ancelotti dirà di no al ritorno a Milanello.

Entro domani dovrebbe finire il sogno del Milan di rivedere sulla panchina rossonera Carlo Ancelotti. Il tecnico italiano potrebbe concretamente rifiutare l’offerta fatta da Galliani nei diversi incontri avuti settimana scorsa a Madrid. Una cosa è certa: Regna la confusione in casa Milan per quanto riguarda la scelta del nuovo allenatore.