Si è concluso il campionato di Serie A 2014/15 e come ogni anno è il momento dei resoconti, delle analisi, ma soprattutto delle pagelle.
Diciamo da subito che quest'annata si è contraddistinta per l'estrema facilità con cui la Juve ha vinto il suo 4° scudetto consecutivo, ma anche per le sorprese regalateci da Samp e Genoa che hanno chiuso rispettivamente al 7° e 6° posto, con i blucerchiati prossimamente impegnati in Europa League.
Ai fattori positivi si aggiungono ovviamente quelli negativi che derivano dalle delusioni di Napoli, Inter, Milan e dalle tre retrocesse ( Cagliari, Cesena e Parma ).
Ma andiamo a vedere i voti assegnati alle 20 squadre che hanno disputato questo campionato di Serie A.
ATALANTA 6 I bergamaschi raggiungono la sufficienza grazie alla salvezza acquisita a poche giornate dal termine, ma il voto reale dovrebbe essere 5 data la stagione disputata. Da subito si sono notate le differenze rispetto alle prestazioni dei precedenti campionati. La squadra ha sofferto eccessivamente la partenza di Bonaventura, che non è mai riuscita a colmare. Dopodichè è arrivata la notizia del coinvolgimento del proprio allenatore, Colantuono, nell'inchiesta sul calcioscommesse e da qui ne sono conseguiti solo risultati negativi. A poche partite dalla fine è subentrato Reja che non ha però portato miglioramenti. Ciò che conta è il risultato e per questo la "Dea" dovrà ringraziare le dirette concorrenti.
CAGLIARI 4 Nessuno nel pre - stagione avrebbe mai immaginato una retrocessione della squadra sarda, anzi, al contrario si pronosticava il raggiungimento di un livello più alto da parte della compagine rossoblù. Il passaggio da Cellino a Giulini aveva fatto intendere che il Cagliari quest'anno avrebbe puntato ad un qualcosa in più rispetto alla salvezza. La campagna acquisti invece non si è rivelata all'altezza: troppi giovani e pochi uomini di esperienza. Zeman non si è mostrato quel maestro di calcio che tutti dicono e Zola non ha fatto di meglio. Qualcuno dice ancora che se Festa fosse arrivato prima forse ci sarebbe stata fino alla fine una speranza di salvarsi ma in realtà gli errori commessi da Gennaio in poi erano irreversibili.
CESENA 4 Squadra non all'altezza per un campionato del genere, e non allenata come si deve nè da Bisoli, nè da Di Carlo dopo. L'attuale tecnico degli emiliani ha provato a dare una mentalità più offensiva ai suoi ma i limiti erano evidenti. Gli unici giocatori di spicco sono stati Defrel, Brienza, Carbonero e Leali. Per questo, retrocessione doveva essere e retrocessione è stata.
CHIEVO 6,5 Ancora una volta la squadra clivense sorprende tutti. Partita con gli ormai soliti sfavori del pronostico è riuscita a disputare una stagione, che è andata ben aldilà di qualsiasi aspettativa. Nella prima metà di stagione la formazione gialloblù ha giocato male e raccolto pochi risultati positivi, anche se tra questi rientra il colpaccio del "San Paolo". Dall'avvento di Maran in poi è cambiato il vento, è stato modificato lo schieramento tattico e si è inculcata una mentalità che ha portato la squadra a giocarsela alla pari contro tutte, nonostante un livello non eccelso di qualità. Grazie all'organizzazione di gioco Maran è riuscito a compiere l'ennesimo miracolo della sua carriera ed ora i tifosi sognano visto che il tecnico ha rinnovato per altri 3 anni.
EMPOLI 7 Può sembrare eccessivo ma non ci sono parole, aggettivi, per descrivere il campionato disputato dalla compagine toscana. La sorpresa per eccellenza di questa Serie A. Una squadra che durante l'estate non è stata minimamente rivoluzionata, ma anzi rinforzata con qualche innesto per reparto ed è riuscita non solo a salvarsi ma a togliersi grandissime soddisfazioni. Merito di tutto ciò va alla società, all'allenatore e ai giocatori che possono lavorare e migliorare in un ambiente assolutamente tranquillo e privo di pressioni. Di sicuro a mister Sarri va l'oscar per il miglior gioco espresso durante tutta la stagione, ma non solo, è riuscito anche a valorizzare al massimo giocatori come Sepe, Rugani, Tonelli, Mario Rui, Hysaj, Laurini, Barba, Valdifiori, Croce, Vecino, Saponara, Verdi e Pucciarelli. Calciatori ora conosciuti da tutti gli addetti ai lavori, che sono pronti ad acquistarli non appena si apriranno le porte del mercato.
FIORENTINA 6,5 A dispetto di quello che può essere il pensiero dei tifosi viola, Montella ha nuovamente riportato i viola in Europa. Non era assolutamente così scontato, data la folta concorrenza e l'impegno su più fronti. In più ci sono da considerare tutti gli infortuni occorsi durante la stagione. I gigliati si sono dimostrati capaci di esprimere il proprio gioco contro chiunque e in qualsiasi situazione. Si poteva far meglio? Forse si ma nel complesso la posizione in campionato è più che positiva.
GENOA 7,5 Indipendentemente da come finirà la questione sulla licenza UEFA il Genoa merita ampiamente il voto assegnato. Una squadra ben rodata ed organizzata, che esprime un buon calcio e che è stata trascinata dai gol e dribbling di Iago Falquè, Perotti e Niang. Gasperini quest'anno si è superato ed ora spera che questo sforzo venga adeguatamente ripagato. La stagione non era partita benissimo a causa della sconfitta in extremis col Napoli ma da quella sera il Grifone ha cominciato una cavalcata che l'ha portato al 6° posto. Merito di questo capolavoro va anche al presidente Preziosi che per la prima volta è riuscito a non cambiare l'intera squadra in una sessione di mercato.
HELLAS VERONA 6,5 Questo voto è suddiviso equamente tra la squadra e Luca Toni. Il n.9 gialloblù, nonostante la veneranda età, è riuscito, grazie all'aiuto dei compagni, a conquistare il titolo di capocannoniere insieme ad Icardi. Nel complesso la stagione dei veronesi è stata positiva. Nei mesi di Febbraio - Marzo c'è stata qualche apprensione e critica di troppo ma la compagine è riuscita a salvarsi. Qualcuno si aspettava che gli scaligeri ripetessero la stagione 2013/14 ma non è facile con un Iturbe in meno. Quindi a Mandorlini vanno tutti i complimenti per esser riuscito a mettere nelle condizioni ideali il 38enne Toni nel segnare e nell'aver fatto comprendere ai suoi che quest'anno la salvezza sarebbe arrivata solo mettendoci più impegno, più sacrificio, più umiltà. Il gioco non è stato costantemente spettacolare ma quando hai un attaccante del genere in squadra poco importa. Gli aspetti negativi di questo campionato sono solo da segnalare in qualche passaggio a vuoto di troppo ( vedi il 4-0 con la Juve o il 6-2 di Napoli ), che però sono stati prontamente bilanciati da risultati prestigiosi come il 2-0 al Napoli e i 2-2 con Inter e Milan.
INTER 5,5 Doveva essere la stagione del definitivo rilancio nerazzurro ed invece flop clamoroso. Si era partiti con Mazzarri sperando che il tecnico livornese migliorasse la posizione raggiunta nel precedente campionato ( 5a ) e invece dopo una serie di risultati negativi si è deciso di affidarsi ad un allenatore navigato ed esperto come Mancini. Con il mister jesino i cambiamenti dal punto di vista del gioco e della mentalità si sono visti, ma gli errori non sono stati nè limitati nè eliminati. Con la campagna acquisti di Gennaio si sperava in un Inter protagonista ai vertici ed invece ha chiuso con un discreto 8° posto che almeno gli garantisce un estate tranquilla, senza preliminari di Coppa Italia. L'unica nota positiva è Icardi che si è laureato capocannoniere del campionato insieme a Toni.
JUVENTUS 10 Semplicemente perfetta. Nessun altro aggettivo descriverebbe meglio il campionato disputato dai bianconeri. Gli addetti ai lavori credevano che dopo i 3 scudetti consecutivi e l'addio di Conte la squadra si sarebbe seduta, ed invece l'arrivo di Allegri ha portato quel definitivo salto di qualità che ha permesso alla squadra di vincere in scioltezza anche questo campionato. Fino a Novembre si è dovuta guardare dalle pressioni della Roma, ma da dopo la Supercoppa Italiana persa col Napoli, la compagine torinese ha inserito la marcia più alta e nessuna ha potuto più tenergli testa. Troppa la differenza con le altre. Allegri dice che la stagione è cambiata nell'1-3 rifilato al Napoli, ma la sensazione è che questo scudetto la Juve l'abbia vinto il terzo giorno di ritiro, quando i tifosi contestavano il tecnico toscano fuori Vinovo.
LAZIO 9 Sarebbe stato 10 se fosse riuscita a vincere anche il derby, ma la stagione della Lazio è decisamente positiva. Tutto è partito in estate con la nomina di un allenatore preparato come Pioli e con l'allestimento di una squadra adatta ai suoi dettami tattici. Fin da subito si è capito che la formazione capitolina avrebbe dato fastidio a tutte e così è stato, ma di certo, neanche il più ottimista dei tifosi biancocelesti si poteva immaginare un campionato del genere. Facilitata dal disimpegno nelle coppe europee, la compagine laziale ha avuto tutto il tempo di assemblarsi e preparare le partite nella maniera migliore. Ovviamente gran parte del merito va anche ai singoli componenti della rosa che hanno contribuito enormemente al raggiungimento di questo traguardo. Il 3° posto è più che meritato ed ora si può sognare in grande.
MILAN 4,5 Un voto che dice più di mille parole. Un campionato totalmente fallimentare, concluso al 10° posto, non certo un piazzamento adeguato per una squadra così blasonata. Che la stagione potesse andare così male lo si poteva immaginare dalla nomina di Inzaghi come allenatore. Alla prima esperienza in Serie A come tecnico SuperPippo ha completamente fallito come logico che sia. E' difficile ottenere risultati positivi come allenatore quando non hai una gavetta alle spalle. Inzaghi si è trovato a guidare una Ferrari senza sapere dove mettere le mani. Nel complesso il roster che gli è stato dato non era poi così male, ma andava gestito ed allenato in un modo completamente diverso. I tifosi rossoneri si sono fatti illudere dal 3-1 iniziale con la Lazio e lo 0-1 con la Juve ma i problemi erano evidenti già in quelle partite: disorganizzazione difensiva, impostazione di gioco basata unicamente sul contropiede. Questi sono solo 2 dei tanti problemi che hanno afflitto il Milan quest'anno. Hanno sicuramente inciso anche i tanti infortuni ma ciò che è mancato principalmente alla squadra è un'identità di gioco. Nel mese di Dicembre con i due risultati positivi conseguiti con Napoli e Roma sembrava che la formazione milanese fosse in ripresa ed invece da Gennaio in poi solo sconfitte e delusioni.
NAPOLI 5 Il voto da dare alla stagione sarebbe 4 ma siamo clementi e quindi ci aggiungiamo un punto. Per gli azzurri è stato il campionato del "poteva essere e non è stato". Un torneo fallimentare non solo per la posizione in cui lo si è concluso, ma anche per le tante, troppe occasioni buttate al vento durante quest'annata: sconfitta col Chievo, col Torino, pareggio col Parma, col Cagliari, con l'Atalanta, sconfitta con l'Hellas Verona, pari e sconfitta con l'Empoli, due pari con l'Inter quando si era in vantaggio in entrambe le occasioni, sconfitta col Palermo. Queste sono solo alcune delle partite che se il Napoli avesse vinto ora sarebbe al 2° posto con tanti punti di distacco dalla Roma. I tifosi danno la colpa a tutti, ma principalmente a De Laurentiis, reo di aver dichiarato nel pre - stagione di voler vincere lo scudetto e che nello stesso tempo non si è impegnato a costruire una squadra per raggiungere un obiettivo simile. Colpevole lo è anche Benitez per non esser stato capace di venire incontro alle esigenze del calcio italiano, che richiede una maggiore cura del dettaglio ed un'attenzione particolare per la fase difensiva. Il calcio europeo ed offensivo può andar bene quando si hanno giocatori di un certo livello, ma vista la rosa di questo Napoli andava fatto un tipo di lavoro diverso. I rimorsi sono tanti, perchè la squadra era da 2° posto e vista la crisi della Roma si poteva tranquillamente puntare all'accesso diretto alla fase a gironi di Champions League. Con i se e i ma non si è fatto il calcio, e di questa situazione a Napoli si sono stancati.
PALERMO 7 Stagione al di sopra delle righe per la compagine rosanero. Grazie al prezioso lavoro di Iachini e alla qualità di Vazquez e Dybala la formazione siciliana è riuscita a conquistare l'11° posto con 49 punti, insediandosi anche nella top 10 durante la stagione. Un campionato da favola per il presidente Zamparini che ora vuole di più dai suoi uomini.
PARMA 6 Questo è il risultato dell'operazione, 8+4:2. Il Parma merita due voti. 8 a Donadoni e ai suoi giocatori per come hanno onorato il campionato fino alla fine, nonostante le tantissime difficoltà. Un esempio di grinta, determinazione, attaccamento alla maglia, trasparenza che non se ne vedeva da troppo tempo. Grazie alla squadra parmense si sono riscoperti i veri valori di questo sport ed è proprio questa la cosa drammatica, cioè per mostrarli vi è il bisogno di andare incontro ad una situazione così complicata. Invece questi requisiti dovrebbero far parte di ogni componente di questa disciplina sportiva, che deve impegnarsi a difenderli in ogni situazione. La retrocessione dopo il fallimento era scontata ma non meritata. La squadra non era certo adeguata a lottare per la salvezza, data l'eccessiva mediocrità, ma per l'impegno profuso gli uomini di Donadoni meritavano la permanenza in Serie A. Il 4, invece va ai vari Ghirardi, Taçi e Manenti, personaggi che fanno solo il male di questo sport e che si spera di non rivedere mai più sul palcoscenico calcistico italiano. Ora si spera che il 9/6, alla quinta asta fallimentare, si presenti qualche imprenditore con una buona offerta che eviti la totale scomparsa della società emiliana. Dal punto di vista tecnico la squadra parmense può sorridere per aver comunque ottenuto qualche risultato prestigioso: 1-0 alla Juve, 2-2 col Napoli, 1-1 con l'Inter. La speranza è che situazioni del genere facciano da insegnamento, in modo che non si ripetano mai più.
ROMA 7,5 Fino a Gennaio il voto sarebbe stato 8-9 ma la caduta mentale e fisica che ha avuto la squadra giallorossa è veramente inspiegabile. Negli ultimi mesi è riuscita a riprendersi confermando il 2° posto dell'anno scorso, e la distanza dalla Juve (-17). A Trigoria l'umore è alto, dato che si è riusciti ad arrivare davanti alla Lazio, ma visto come si era messa la stagione si poteva fare sicuramente di più e meglio. Garcia ha ammesso che c'è ancora un gap da colmare con la vincitrice dello scudetto ma con la voglia di continuare a far bene si può pensare di mettere in difficoltà la squadra bianconera.
SAMPDORIA 7,5 In attesa dell'ufficialità dell'accesso ai preliminari della prossima edizione dell'Europa League, i blucerchiati possono festeggiare un campionato disputato al di sopra di ogni pronostico. Soprattutto la prima metà di stagione ha impressionato tutti gli addetti ai lavori. Orgoglio, grinta, determinazione, organizzazione: questi sono solo alcuni degli incipit che sono alla base del lavoro di Mihajlovic. Il tecnico serbo era riuscito a trovare una quadratura col trio offensivo Eder - Gabbiadini - Okaka. Poi la sessione invernale di mercato ha stravolto tutto: ceduto Gabbiadini al Napoli ed acquistati Eto'o e Muriel. I risultati non sono arrivati subito ma col passare delle giornate la squadra ha ricominciato a giocare bene ed ha ottenuto un meritatissimo 7° posto. Oggi Mihajlovic ha ufficializzato il suo addio ma chiunque arriverà potrà solo migliorare una squadra già ben allestita.
SASSUOLO 6,5 Mezzo voto in più per la salvezza conseguita con anticipo. Dopo la stagione passata, si aspettava di più dalla formazione neroverde, vista anche la tanta qualità presente in squadra. Comunque i sassolesi possono essere felici di poter disputare un altro campionato di Serie A, in cui poter stupire tutti con la propria colonia di italiani.
TORINO 8 Si potrebbe pensare ad una valutazione eccessivamente positiva ma considerando anche l'impegno in Europa League la squadra granata ha fatto molto più che bene. Non è per niente semplice, per una squadra non abituata e non adeguata a giocare su tre fronti, conseguire costantemente risultati positivi. La rosa tra l'altro non permette tanti ricambi e per questo si valorizza ancora di più il lavoro svolto da Ventura. Arrivare noni, dopo esser stati in lotta fino alla fine per un posto nella prossima edizione dell'Europa League, è assolutamente positivo. In più c'è da considerare che il Torino ha dovuto vedersela anche con top team a livello europeo come Athletic Bilbao e Zenit San Pietroburgo. Fatiche del genere hanno ripercussioni in campionato, ma gli uomini granata sono riusciti a limitarle. L'8 è frutto anche del piazzamento ottenuto davanti al Milan e solo dietro a squadre che non potevano essere raggiunte. Un bel balzo in avanti per una società che fino a qualche anno fa lottava solamente per la salvezza.
UDINESE 6 Non è più la squadra che combatteva per una posizione che valesse l'accesso a una delle due competizioni europee e per questo va adeguato anche il voto. La società friuliana ha subito un ridimensionamento negli ultimi anni e quindi va premiato il raggiungimento della salvezza. Il puntare su giovani di qualità non sempre premia, ma se la prossima stagione verrà confermata questa rosa si potrà sicuramente puntare a qualcosa in più della semplice permanenza in Serie A.
Il campionato di Serie A 2014/15 va in archivio e a me non rimane che darvi appuntamento alla prossima stagione sperando che sia migliore di questa.