In casa Milan non si parla d'altro: Ancelotti si, Ancelotti no?? In ogni casa il club rossonero ci sta provando a riportare a "casa" l'ormai ex tecnico del Real Madrid. Ieri Galliani ha fatto trapelare un leggero ottimismo, affermando che Ancelotti è ancora indeciso sulla scelta futura, ma che comunque il Milan potrebbe essere un ipotesi percorribile per la prossima stagione. In alternativa il tecnico di Reggiolo si prenderà un anno di meritata vacanza

Nella giornata odierna è uscito allo scoperto anche il Presidente Berlusconi. Che si tratti di campagna elettorale o meno, il numero 1 del club rossonero insiste nel pressing: "Spero proprio che Ancelotti torni al Milan. Ci lega a Carlo un affetto forte, lui è stato vincente in tutte le squadre dove ha fatto l'allenatore, quindi speriamo di averlo ancora da noi. Voleva darsi un anno di sosta, Galliani ed io speriamo di riuscire a convincerlo invece a venire qui subito dalla prossima stagione". "Noi abbiamo l'intenzione di fare acquisti importanti e credo che sia giusto mettere a disposizione un finanziamento importante". Con queste parole Berlusconi lancia un forte messaggio attraverso le frequenze di Radio Montecarlo. 

Il presidente rossonero si sofferma poi sui progetti futuri: "Abbiamo già una squadra molto forte, che purtroppo che non ha ricevuto un gioco all'altezza - ha sottolineato l'ex premier, lanciando una frecciatina a Filippo Inzaghi -, uomini che già sono nella rosa sono assolutamente validi e sono nella nazionale italiana". Infine Berlusconi ha risposto ad una domanda sull'eventuale cessione del Milan: "Sto cercando, spero di trovarlo, qualcuno che possa affiancarsi a me e condividere i finanziamenti per ritornare a fare grande il Milan. Se non ci riuscirò ho già in mente un altro progetto, fare del Milan una squadra tutta italiana nel giro di due anni, che possa addirittura essere la futura nazionale italiana". "Questo lo sento dentro da un bel pò di tempo, l'episodio che mi ha fatto nascere questa idea è stata la finale di coppa Italia dello scorso anno, dove per una coppa che si chiama coppa Italia su 22 giocatori in campo ce ne era di italiano soltanto uno. Non si può andare avanti così, non abbiamo in questo momento dei validi attaccanti italiani che possano rendere forte la nazionale. Un Milan tutto italiano può andare in questa direzione".