Adesso sono arrivate anche le parole del presidente a sancire la fine di un rapporto ormai logoro da mesi e che ha portato il Milan a una delle peggiori stagioni dell'intera era Berlusconi, con la squadra più vicina al quindicesimo posto che al quinto. Dal suo tour per sostenere il candidato sindaco di Forza Italia di Saronno, il Cavaliere non si è tirato indietro di fronte alle domande sul tecnico, sulla squadra e sulla futura cessione di quote della società: "Se l'attuale incertezza societaria può complicare il mercato? E' un problema da risolvere, con qualche finanziamento immediato. Noi non parliamo di vendita, stiamo chiedendo a dei finanziatori di entrare nel club con me vista la concorrenza dei petroldollari. Ma non c'è nessuna scadenza fissata".
E su questo argomento parte anche una frecciata in direzione Mr. Bee: "Bisogna ci sia qualcosa di più della popolarità per investire nel Milan".
Per quanto riguarda invece il discorso Inzaghi, Berlusconi ha parlato di una esplicita richiesta all'allenatore di provare a lanciare in prima squadra qualcuno dei tanti giovani interessanti della squadra primavera "ma la richiesta è rimasta inevasa". Un'altra accusa che anche i tifosi rinfacciano all'allenatore che quest'anno ha fatto esordire il solo Felicioli per una manciata di minuti a Napoli mentre non hanno ancora fatto apparizioni i vari Mastalli, Mastour, Modic e Cutrone. In una squadra dal tasso tecnico bassissimo e incapace di competere per obiettivi importanti, forse valeva la pena incominciare a costruire qualcosa per il futuro con l'inserimento in pianta stabile di giovani anzichè continuare a puntare su ultratrentenni in scadenza di contratto. Questa volta nemmeno Galliani potrà salvare il tecnico piacentino da un esonero a fine stagione che potrebbe giovare sia alla società che all'ex numero 9 rossonero.