L'Inter è senza il suo Profeta. Nel derby d'Italia di sabato pomeriggio, infatti, i nerazzurri dovranno fare a meno di Hernanes, ammonito nella gara di domenica scorsa contro la Lazio.
Un peccato, visto e considerato l'ottimo periodo di forma del brasiliano, che nell'ultimo mese e mezzo aveva preso per mano la squadra costringendo alla panchina Shaqiri, il colpo del mercato invernale nerazzurro, l'uomo che Mancini continua a ritenere indispensabile per il futuro, a partire dalla prossima stagione, quando il processo di ambientamento dello svizzero alla Serie A potrà dirsi, si spera, concluso. Fatto sta che, in attesa dell'ex Bayern, è toccato al Profeta ricoprire la casella sulla trequarti in appoggio della coppia d'attacco. E la sensazione è che, dopo più di un anno, l'investimento fatto per il brasiliano - 18 milioni di euro più 2 di bonus - sembra finalmente dare i suoi frutti.
Chiedere alle romane, non solo i laziali, puniti da una doppietta fondamentale per rilanciare le ambizioni europee nerazzurre, ma anche i giallorossi, sconfitti 2-1 a San Siro proprio grazie ad un gol di Hernanes, oltre a quello del solito Icardi. Doppietta alla Lazio che, tra l'altro, ha fatto infuriare gli stessi tifosi biancocelesti: sul banco degli imputati la sua celeberrima capriola, marchio di fabbrica di tutte le esultanze del brasiliano. Con un videomessaggio sui social network, comunque, il Profeta ha voluto chiedere scusa ai suoi ex sostenitori, specificando nuovamente come l'esultanza fosse rivolta a Claudio Lotito, protagonista di dichiarazioni poco felici nei suoi confronti.
Come detto, però, di sicuro la prossima capriola non la vedremo sabato: è apparsa davvero generosa l'ammonizione inflitta da Massa per il contrasto con Biglia. Fatto sta che Hernanes dovrà seguire l'incontro dalla tribuna, costringendo Mancini a rivedere il centrocampo anche in virtù dell'infortunio a Guarin che ha posto in anticipo la parola fine sulla stagione del colombiano. Con Shaqiri che dovrebbe ritrovare una maglia da titolare dietro le punte, in mediana è ballottaggio a tre per i due posti di mezzala al fianco di Medel. Brozovic, il ritrovato Kovacic e il giovane Gnoukouri, che ha dimostrato contro Milan e Roma di non temere i big match, si sfidano per una maglia, con la sensazione, per ora, che saranno i due croati a spuntarla, per guidare l'Inter contro la corazzata Juve, e per non far rimpiangere il Profeta.