Passo falso pesante per la Lazio: all'Atleti Azzurri d'Italia una grande Atalanta strappa un punto fondamentale per la propria salvezza, costringendo invece i biancocelesti a subite il sorpasso della Roma, in uno splendido derby in zona Champions League. Succede tutto nella ripresa: alla rete dell'ex Biava ha risposto Parolo in rovesciata, risolvendo una situazione complicata. Un pareggio che frena decisamente la corsa della squadra di Pioli, che ora ha un calendario molto complicato. I bergamaschi sono invece vicinissimi alla salvezza.
LE SCELTE - Cambia modulo per Reja, che passa dal 4-2-3-1 al 4-3-3, riunciando a Moralez per mettere Migliaccio in mezzo al campo, dove a sorpresa c'è Cigarini e non Carmona. D'Alessandro vince il ballottaggio con Zappacosta, mentre in difesa riposano Stendardo e Dramè, per fare spazio a Masiello e Biava. Squalificato Denis, davanti c'è Pinilla. Anche Pioli decide di variare lo schieramento tattico: risolve il ballottaggio tra Anderson, Mauri e Keita facendoli giocare tutti e tre, Candreva compreso, con lo spagnolo da prima punta. Per mettersi col 4-2-3-1 rinuncia a Lulic, mentre è confermata la difesa, dove manca ancora De Vrij.
PRIMO TEMPO - Inizia subito forte la Lazio, capace di ripartire rapidamente: proprio su un ribaltamento arriva il primo tiro in porta della sfida, un destro di Keita che Sportiello fa suo senza problemi. Lo spagnolo però è scatenato: prima chiede un rigore per un contatto piuttosto dubbio, poi si inventa un sinistro a giro da fuori che si infrange in pieno sul palo a portiere battuto. Col passare dei minuti le squadre tornano a equivalersi, soprattutto grazie alle accelerazioni di D'Alessandro che tengono in piedi i bergamaschi: su un angolo guadagnato dall'ex Roma stacca di testa Migliaccio un po' troppo solo, ma è reattivo Marchetti; portiere biancoceleste che risponde presente anche al 17' su una girata da attaccante di Biava.
Fino al 25' l'Atalanta è addirittura padrona del campo: la manovra avvolgente mette in difficoltà la Lazio, che dopo una fase di transizione dove i ritmi scendono molto, ricomincia a veder la porta ancora con Keita: il duello tra l'attaccante e Sportiello continua, e il portiere l'ha vinta anche al 33', quando nell'uno-contro-uno riesce a mettere in corner il tiro ravvicinato dello spagnolo. I nerazzurri si piegano ma non si spezzano, anzi, rispondono: Marchetti non può dormire sonni tranquilli e deve salvare con un ottimo intervento in tuffo su un destro di Gomez, lasciato ancora un po' troppo libero di concludere.
SECONDO TEMPO - L'argentino è scatenato anche in apertura di ripresa, dove l'Atalanta parte fortissimo: destro secco da fuori che si stampa sul palo, poi la palla sbatte sulle mani di Marchetti e finisce in corner. Da qui arriva il vantaggio nerazzurro, firmato dall'ex Biava, che stacca altissimo e di testa la schiaccia in porta. Sente parecchio il contraccolpo psicologico la Lazio, che non riesce più a rendersi pericolosa e anzi continua a subire il gioco e la grinta dei padroni di casa, che attaccano alla ricerca del raddoppio, e lo potrebbe trovare al 59' con Cigarini in contropiede, se non fosse che attende troppo a concludere e si fa recuperare da Felipe Anderson. Immediata reazione dall'altra parte con Keita, anche lui non è impeccabile nel tiro, troppo morbido e facile per Sportiello, che era comunque uscito con ottimi tempi.
Pioli decide di mandare in campo anche il rientrante Djordjevic al posto di uno spento Mauri, passando all'iperoffensivo 4-2-4, che costringe l'Atalanta ad abbassare il baricentro. Gli sforzi offensivi vengono ripagati al 78', quando Parolo in acrobazia gira in rete un corner dalla destra: l'impatto col pallone è tutt'altro che perfetto, ma basta per battere Sportiello, incolpevole, e fissare il punteggio sulla parità. I nerazzurri non ci stanno e si risistemano col 4-4-1-1, inserendo anche Maxi Moralez, ma è la Lazio a continuare ad attaccare alla ricerca del gol-vittoria, trovando però un'ottima opposizione soprattutto da parte di Sportiello, decisivo in più frangenti nelle uscite. Nei cinque di recupero non succede più nulla: termina in pareggio. La Lazio perde il secondo posto, mentre l'Atalanta vede vicinissimo lo striscione del traguardo chiamato salvezza.