A San Siro arriva il Chievo, salvo eppur pericoloso. Con Maran, deciso cambio di marcia per i gialloblu, ora in dodicesima posizione, a quota 40 con ancora cinque gare da giocare. Per Mancini, l'ultima occasione per qualche ritocco, oculati cambi per far rifiatare alcuni giocatori spremuti nel recente periodo. L'Europa è possibile, ma il calendario è ricco di spine, perché, dopo il Chievo, si presentano in rapida successione Lazio e Juventus.

Il rientro dalla squalifica di Juan e Ranocchia ristabilisce la difesa tipo. Il brasiliano si schiera sull'out di sinistra, il capitano accompagna Vidic al centro. Ballottaggio per la fascia destra tra D'Ambrosio e Santon.

La rabbia del tecnico per il finale "leggero" del Friuli può condizionare la mediana. Tanti nomi a rischio, anche eccellenti. Kovacic e Hernanes, decisivi, rischiano la panchina per un atteggiamento superficiale palesato nella mezz'ora finale. Il brasiliano è il giocatore più in forma, ma a fianco di Mancini, da tre turni, siede Shaqiri. Il rischio è di perdere lo svizzero, il Chievo può essere un trampolino per il rilancio. Un passo indietro, con Medel e Guarin intoccabili, in tre a giocarsi il ruolo di mezzala sinistra: Kovacic, Brozovic e Gnoukouri. Brozovic è in piena involuzione, mentre il giovane Gnoukouri è pronto a dar battaglia, con personalità.

Gli sprazzi di Podolski portano infine a una "pazza" idea offensiva. Turno di riposo per Palacio e il teutonico al fianco di Icardi dal primo minuto.

Questo il possibile undici nerazzurro: