Torna a calare il buio sul calcio italiano. Tornano gli incubi del 5 Maggio, quando in occasione della finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina, rimase ucciso Ciro Esposito. Questa volta la cronaca nera parla di scontri, tafferugli, bombe carta e, purtroppo, anche di feriti, prima e durante il derby della Mole, a Torino.
Scontri sia prima che durante la gara. Andiamo con ordine.
In mattinata già si erano avute le prime avvisaglie di scontri: intorno all'ora di pranzo i primi incidenti tra le vie della città. Alcune rappresentative delle due tifoserie si sono scontrate nella zona di corso Unione Sovietica vicino all'Istituto Agnelli e la polizia e carabinieri sono intervenuti per riportare l'ordine pubblico. Una seconda volta invece nei pressi di corso Sebastopoli, prossima all'ingresso pedonale che porta all'ingresso del settore Distinti e della Maratona. Una volta nei pressi dello stadio i tifosi granata si sono assiepati agli ingressi dei varchi delle squadre in attesa dell'arrivo dei pullman.
Al passaggio del pullman bianconero, oltre ai soliti sfottò, anche lancio di uova e soprattutto pietre, che hanno rotto uno dei vetri del bus che trasportava i giocatori juventini.
Beppe Marotta, a.d. della Juve, nel pregara ha puntato il dito anche contro la stampa rea di aver gettato alla vigilia molta, troppa benzina sul fuoco: "Sicuramente si è trattato di un fatto di grave violenza, deplorevole. Secondo me preventivabile, frutto di alcuni giornalisti della vostra classe, che spesso usano un linguaggio assolutamente contro di noi, non valutando invece quelli che sono i meriti sportivi: c'è chi ci ha definiti ladri. E' normale che poi la conseguenza sia questa. La speranza veramente è che non si arrivi ad un fatto più grave, di cui poi tutti noi dovremmo pentircene". Anche Gianluca Petrachi, d.s. del Toro, condanna gli episodi: "Non ci siamo accorti di nulla perché siamo arrivati dopo il pullman della Juve. Dispiace perché il derby deve essere una festa di sport, il calcio è una passione sana e non distruttiva, mi auguro che ora si parli solo di calcio giocato".
All'interno, invece, il fatto più grave. Nel corso del primo tempo, una bomba carta è stata lanciata dal settore riservato ai tifosi ospiti verso la Curva Primavera: l'esplosione di quest'ultima ha provocato numerose schegge che hanno ferito i tifosi nelle vicinanze. "10 tifosi del Torino sono rimasti feriti, trasportati in vari ospedali della città: sette, in codice bianco, sono stati medicati al Cto, uno, in condizioni un po' più serie, ma non comunque gravi, è stato ricoverato al Mauriziano. A fine partita, la scena, deprecabile, si è ripetuta: è stata lanciata un'altra bomba carta ed un altro tifoso è rimasto ferito" (come riporta la Gazzetta dello Sport).
L'ennesimo pessimo episodio che condanna il Calcio italiano. Sarebbe davvero ora di prendere, definitivamente, dei provvedimenti serissimi nei confronti di questi ultras che infangano continuamente il nome del Calcio tutto. Evitare di chiudere le curve degli stadi oramai non basta più, la direzione nella quale sta virando il calcio italiano non è quella giusta.