Mancano ancora due mesi alla fine del Campionato, e la maggior parte delle squadre di Serie A si sta già guardando attorno per scegliere il futuro allenatore. Si passa da chi sembra ormai un separato in casa, Inzaghi, a chi invece è in odore di rinnovo, Allegri e Pioli, dati per scommesse ad inizio stagione. Ma procediamo con calma.
Partiamo dai casi meno spigolosi. Allegri ha fatto dimenticare Conte in poco più di 6 mesi, approdando ai quarti di finale di Champions League e mettendo le mani sullo scudetto già nel mese di marzo. Sembra quindi scontata la sua riconferma, vista la stima della società e dei giocatori. Altro allenatore in odore di rinnovo è Stefano Pioli. Dopo un inizio altalenante, l’ex allenatore del Chievo ha portato la Lazio al terzo posto, diventando di fatto la seconda forza del campionato, visti momenti negativi di Roma e Napoli. Sicura anche la riconferma di Gasperini alla guida del Genoa, che sembra l’unico allenatore in grado di convivere con il presidente Preziosi e i suoi continui sbalzi d’umore, che spesso coincidono una cambio radicale della rosa genoana, stravolgendo, e non poco, il lavoro dei suoi allenatori. Nonostante la stagione piena di alti e bassi, l’Udinese ha deciso di puntare ancora su Stramaccioni, iniziando a programmare gli acquisti per la prossima stagione. Incerto invece il futuro di Iachini, che nella prima parte di stagione volava con il suo Palermo. Le liti con Zamparini non sono mancate, e non ci resta che dare al 50% la sua permanenza sulla panchina rosanero.
Rebus Napoli. Anche se Benitez sembra ormai orientato a lasciare la guida della squadra partenopea, è difficile fare un pronostico, anche perché potrebbe esserci l'inatteso colpo di scena con la riconferma del tecnico spagnolo. Ma proviamo ad ipotizzare uno scenario, con Benitez che a giugno dice addio alla squadra azzurra. Il nome più caldo sembra essere quello di Luciano Spalletti, contattato personalmente dal presidente De Laurentiis, che aveva espresso la sua stima anche per Montella e Mihajlovic. Ma quale di questi può fare al caso del Napoli? Di sicuro Spalletti non può che essere un nome gradito, vista la sua esperienza internazionale, ma le difficoltà incontrate alla guida dello Zenit, lasciano qualche remora. Ma a prescindere da quelle che sono le sensazioni, sembra essere proprio l’ex allenatore della Roma ad essere balzato in pole position per il post Benitez. Lo stesso credo tattico potrebbe agevolare, e non di poco, l’inserimento di Spalletti, che con un mercato adeguato, potrebbe finalmente lottare per un grande traguardo, quello scudetto che ancora sogna dai tempi in cui allenava i giallorossi. Anche il nome di Montella sembra piacere tanto a società e tifoseria. In questi anni alla Fiorentina ha dimostrato di costruire squadre con un gran gioco, e nonostante le continue avversità, è riuscito comunque a raccogliere tanto. Basta dare un’occhiata alla stagione in corso, con la squadra gigliata ancora in corsa per tre obiettivi, per rendersi conto del grande lavoro del tecnico campano: semifinale di Coppa Italia, competizione persa proprio contro i partenopei nella scorsa stagione, quarti di Europa League (risultato davvero sorprendete vista l’eliminazione di Tottenham e Roma, squadre che partivano con il favore del pronostico), e sempre in corsa per il terzo posto in campionato. Ma ricordiamo che servono ben 5 milioni di € per liberare Montella dalla Fiorentina! Infine Mihajlovic, forse il profilo più accattivante per la tifoseria partenopea. Piace eccome il modo di allenare del tecnico serbo, che sta continuando ad impressionare con la sua Sampdoria. Lo stesso De Laurentiis si era esposto, facendo tanti complimenti al tecnico doriano. Ma toccherà aspettare il compleanno di Benitez per sapere come evolverà la situazione in casa Napoli.
Per quanto riguarda invece la Roma, sembra tirare aria di divorzio tra Garcia e i giallorossi, visto il rapporto che va incrinandosi tra il tecnico transalpino e lo spogliatoio. Ma è difficile ipotizzare se possa esserci un addio dell’ex tecnico del Lille. Qualora dovesse fallire anche l’obiettivo Champions, dopo le premature eliminazioni in Coppa Italia ed Europa League, sarà scontato l’addio. In pole position per un eventuale sostituzione di Garcia, c’è Mazzarri, con un sogno nel cassetto di Sabatini: Bielsa. Sa sempre il direttore sportivo giallorosso è innamorato del tecnico che quest anno guida il Marsiglia, ma resta comunque difficile convincerlo a venire in Italia. Il sogno della tifoseria romanista ha invece un nome altisonante: Carlo Ancellotti. Il tecnico, che sembra ormai in rotta con il Real, ha sempre espresso il sogno di guidare un giorno la Roma. Che stia forse arrivando quel famoso giorno?
In caso di divorzio, invece, sarebbero tante le squadre che proveranno a mettere sotto contratto Rudi Garcia, su tutte il PSG, che nonostante l’ottima stagione con Blanc alla guida, sembra voler rinnovare sia la rosa che la guida tecnica della squadra per la prossima stagione, ed il profilo del tecnico transalpino è quello maggiormente quotato.
Nonostante il campionato poco convincente, sembra sempre in piedi il progetto Inter con Mancini allenatore. Difficile valutare il lavoro dell’allenatore jesino, visto il subentro in corsa ed una squadra non costruita a sua misura e somiglianza. C’è anche da dire che la rosa nerazzurra va rifondata, partendo forse dal reparto che meno stabilità ha dato alla squadra, la difesa. Poco concreto e con poca personalità Ranocchia, troppo spaesato Juan Jesus, servirà ben altro per puntare quantomeno alla Champions. Idem per il centrocampo; se Brozovic sembra essere un buon prospetto per la prossima stagione, e Medel può sempre tornare utile, non si può dire altrettanto per Kuzmanovic e Hernanes, apparsi davvero sottotono in questa stagione e fuori dalle scelte del tecnico nerazzurro. L’unico sembrato rigenerato dalla cura Mancini è Guarin, capace di dare nuovamente quel cambio di marcia alla manovra nerazzurra. Capitolo a parte per quanto riguarda invece Kovacic. Il giovane talento croato ha dato l’impressione di essere troppo discontinuo e di non trovare la giusta collocazione tattica, ma guai a bruciare le fenomenali doti tecnico del gioiellino classe ’94, sul quale sembrava esser piombato il Liverpool. La squadra di Rodgers ha provato bissare l’affare Coutinho, diventato oggi un giocatore capace di fare la differenza anche in Premier League, ma per l'Inter Kovacic resta incedibile. Per quanto riguarda invece l’attacco, guai a vendere Icardi. L’attaccante argentino ha dimostrato a suon di gol di valere una riconferma ed anche un rinnovo contrattuale, e per quanto mi riguarda, la rosa nerazzurra andrebbe rifondata e costruita proprio attorno all’attaccante nativo di Rosario, affiancandogli Shaqiri, e sostituendo Palacio con un giocatore moderno e veloce.
Chi invece lavora da divorziato in casa è Pippo Inzaghi. Senza se e senza ma, il Milan sotto la sua guida ha fallito, e probabilmente non basterebbe un miracolo nelle ultime dieci giornate per avere una riconferma. Probabile che Pippo riparta da una squadra che gli permetta anche di fallire nel breve, ma che gli conceda il giusto tempo per ambientarsi e per dimostrare tutto il suo valore. Un Sassuolo non sarebbe affatto male.
Ma torniamo al Milan. Sono davvero tanti i nomi che fluttuano nell’orbita rossonera: si parte da Sarri e Mihajlovic, per finire con Di Francesco e Montella. Difficile dire quale sia la scelta migliore, anche perché se non muterà l’assetto societario del Milan, qualsiasi allenatore siederà sulla sua panchina, avrà un compito davvero arduo. I profili migliori sembrano essere senza ombra di dubbio quelli di Montella e Mihajlovic, già abituati alle grandi piazze ed in grado di gestire le difficoltà di un ambiente probante come quello di Milanello.
Capitolo Di Francesco. Il giovane tecnico del Sassuolo sta entrando nel mirino di tante squadre, ma per capire quale sarà il suo destino, bisognerà ancora attendere. Su di lui sembrano esserci la Fiorentina, il Milan, la Sampdoria e qualora partisse Ventura, anche il Torino. Ma come detto in precedenza, bisognerà aspettare, ma se vogliamo fare un pronostico, il profilo migliore per il tecnico del Sassuolo sembra essere quello della Fiorentina.
Infine, ma non per importanza, una menziona va fatta sicuramente a chi ha dimostrato tanto con le "piccole". Chi ha strabiliato maggioremente è sicuramente Sarri, che ha dimostrato tutto il suo valore con l'Empoli, togliendosi davvero tante soddisfazioni, tanto da attirare l'attenzione del Milan. Qualora l'interessamento dei rossoneri non dovesse concretizzarsi, Sarri rimarrà alla guida dei toscani. Passiamo poi a Maran, rinconfermatissimo per la prossima stagione, dopo aver conquistato una grossa fetta di salvezza. Idem per Mandorlini.
Discorso invece in divenire per le ultime quattro squadre della classifica. Donadoni, qualora venisse accertato il fallimento del Parma, sarà a piede libero, e avrà tutto il tempo per scegliere la squadra che maggiormente lo stimola; occhio al Milan. Di Carlo ha dimostrato tanto a Cesena, ed è probabile una riconferma anche se non dovesse centrare la salvezza. Difficile invece fare un pronostico per quanto riguarda Cagliari ed Atalanta. Zeman e Reja sembrano essere dei traghettori, e a fine stagione, con ogni probabilità, lasceranno le squadre allenate.