Stefano Pioli ha presentato, questo pomeriggio, la partita che vedrà impegnata la sua Lazio contro l'ostico Verona, capace di battere il Napoli la settimana scorsa. I biancocelesti sono ormai lanciati verso il secondo posto, occupato da una Roma in crisi nera.
La prima domanda non poteva che riguardare il rinnovo di Felipe Anderson, autentico trascinatore e uomo in più della Lazio di Pioli, capace di superare in mezza stagione anche Candreva: "Sono molto contento per lui, io da giocatore non ho mai firmato contratti così lunghi. Vuol dire che c'è programmazione. E' un calciatore che sta proseguendo il percorso di crescita. E non finirà quest'anno. Perchè è emerso solo adesso il suo talento? Ci ha messo molto del suo il ragazzo. Ho capito subito che aveva potenzialità, doveva cercare la maggiore lucidità nelle scelte. Ma ripeto, non ha concluso il suo processo di crescita. Ora sta prendendo consapevolezza nei suoi mezzi. Sono fondamentali tre cose: spirito di sacrificio, organizzazione e qualità dei giocatori. Io ho tutto questo".
Sugli obiettivi stagionali: "Sono convinto che questa squadra possa fare grandi cose. Siamo arrivati a questo punto grazie allo spirito di gruppo e pensando una partita alla volta. Dobbiamo continuare così. La partita di domani è la più importante, poi ci sarà la sosta. Vogliamo fare più punti possibili". Sul ritorno dei tifosi all'Olimpico: "Era il nostro obiettivo iniziale, abbiamo bisogno dei tifosi, ci possono dare una carica in più. Non viviamo di traguardi parzali, fino a quando non li otterremo, saremo concentrati al massimo. Insieme ai tifosi comunque sappiamo di essere più forti".
Pioli si sofferma poi sulla sosta, e sul momento della Lazio: "Dobbiamo ragionare come un pugile: dobbiamo tenere alta la guarda e mantenere la lucidità. La sosta arriva dopo un bel dispendio di energie, recuperemo qualcuno, altri riposeranno. Ci sono tanti giocatori che andranno in nazionale. Stare alti in classifica non fa venire assolutamente le vertigini, anzi! Sto bene, così come i miei giocatori. Sono soddisfatto del percorso di crescita, ma ci sono tanti ostacoli. Il primo di questi è la partita di domani. Il Verona si chiude bene, dovremo avere più ritmo. Siamo molto concentrati".
Sulla lotta Champions: "Non credo nel calendario e nelle partite facili, credo nei momenti. Sulla carta puoi affrontare un avversario forte in una partita negativa. Dobbiamo insistere in ogni partita per migliorare la nostra posizione. Siamo convinti di fare grandi cose, quando dico di voler vincere tutte le partite, vuol dire che siamo ambiziosi. So che le mie risposte spesso sono uguali, ma noi possiamo pensare in grande solo guardando di partita in partita. Solo così possiamo continuare la striscia positiva". "Non credo ci sia eccessiva pressione sui ragazzi. Ho parlato con la squadra, sono tutti d'accordo con me. Meglio avere entusiasmo, passione e seguito, piuttosto che un ambiente freddo. Ci dà carica. Ho visto un gruppo maturo, ci siamo preparati nel miglior modo possibile".
Si passa poi all'avversario di domani, il Verona: "Arriva da quattro risultati utili consecutivi, ha fermato grosse squadre. Si sa chiudere bene, ma sa ripartire. Toni segna con grande regolarità, ci aspetta una partita difficile. Dobbiamo giocare la migliore partita dal punto di vista tecnico e non dare punti di riferimento". Infine una domanda sul modulo che Pioli utilizzerà domani: "Credo di andare sul sicuro, ma parlo di approccio alla gara. Non è un problema per la squadra cambiare un paio di posizioni, abbiamo tanti giocatori di qualità. Cercheremo di sfruttarli al massimo".
Questi invece i convocati:
Portieri: Marchetti, Strakosha, Guerrieri;
Difensori: de Vrij, Mauricio, Novaretti, Cana, Cavanda, Basta, Radu, Braafheid;
Centrocampisti: Biglia, Cataldi, Ledesma, Onazi, Parolo, Lulic, Mauri, Candreva, Felipe Anderson, Ederson;
Attaccanti: Klose, Perea, Keita.