Il Torino supera l'ennesimo ostacolo e batte un Napoli deludente per 1-0 grazie al gol di Kamil Glik a metà ripresa. Prima vittoria di Ventura contro la sua ex squadra, che arriva grazie alla solita applicazione difensiva e ad un'organizzazione che oramai non sorprende più. Il Napoli appare svogliato e stranamente appagato, lento e macchinoso, e quasi mai per tutta la durata della gara è riuscita ad essere pericoloso dalle parti di Padelli.
LE SCELTE - Ventura conferma a grandi linee la squadra che ha sbancato San Mamès. Accanto a Quagliarella c'è Martinez. Benitez stravolge la squadra scesa in campo giovedì e sceglie Callejon, Hamsik e De Guzman dietro Higuain, mandando in panchina Gabbiadini che risulterà in fin dei conti il migliore dei suoi.
Partita che nei primi minuti sembra esser viva, con entrambe le squadre che si affrontano a viso aperto: ne scaturiscono tre occasioni, due per i padroni di casa (Martinez e Quagliarella), una per De Guzman. I ritmi calano subito, con il Napoli che sembra remissivo ed attendista, mentre i granata provano a fare la gara, ma non impensieriscono quasi mai Andujar. Ci si aspettava ben altro Napoli, più reattivo, più volitivo che doveva provare a fare sua la gara fin dai primi momenti. Invece il Torino aspetta le giocate del Napoli, il Napoli quelle del Torino e resta tutto immutato, con Higuain che osserva da spettatore pagato gli errori dei compagni in fase di impostazione: la lentezza della manovra partenopea condizionerà anche la ripresa.
Rirpesa che sembra iniziare con un piglio diverso per gli ospiti che crescono pian piano, alzando maggiormente il baricentro. Per la prima volta in partita viene imbeccato Higuain che si gira repentinamente e impegna Padelli. Callejon avrebbe un'ottima occasione dal limite ma la spreca confermando un periodo dove sembra l'ombra di se stesso. Nel momento di maggiore pressione partenopea, l'errore fatale di Kouliblay: uno scellerato retropassaggio concede al Toro l'occasione da calcio d'angolo, Glik vede rosso ed insacca. Il vantaggio oltre a galvanizzare ulteriormente i padroni di casa e l'ambiente, affonda ancor di più i partenopei, che tornano lenti ed involuti nella propria manovra. L'ingresso di Gabbiadini sembra poter dare la scossa, ma l'ex doriano si ferma sul palo da calcio di punizione. Le folate azzurre si spengono sul muro granata. I cinque difensori si chiudono a riccio al limite dell'area di rigore, Glik si veste da Leonida e conduce i suoi al successo.