Mauro Icardi va di fretta, si allena, corre, sorride, con i compagni. Alle spalle il problema intestinale accusato nel week-end, nella testa il match di Europa League in programma giovedì, al Celtic Park. L'attenzione è massima, perché il pubblico scozzese promette battaglia. L'imponenza emozionale del Celtic Park sulla strada dell'Inter, un popolo pronto ad accordarsi all'undici in campo per sbarrare la strada ai nerazzurri. L'atmosfera che solo in luoghi prescelti dalla storia si può respirare, a casa del Celtic si entra in un mondo magico, il respiro si accorcia e si ha la sensazione di giocare contro un muro invalicabile, contro una folla che ti seduce e ti stritola. Un esame di maturità per un'Inter vincente e convincente, un'esame di maturità per Icardi, l'uomo d'Europa, l'uomo gol. 

"Mi nutrirò del loro tifo - ha detto al Daily Record -. Se credono di poter creare un'atmosfera intimidatoria, si stupiranno: chiunque mi conosce sa che queste cose non mi preoccupano. È importantissimo iniziare con un successo per essere nelle migliori condizioni in vista del ritorno".

Con l'Inter resta il nodo contratto. Il giocatore punta a un riconoscimento importante, una manifestazione di apprezzamento da parte della società. Ad oggi, Icardi guadagna circa 800.000 euro e si trova tra gli ultimi in casa nerazzurra. Il balzo in avanti deve essere necessariamente importante per convincere il ragazzo a legarsi in futuro al club e l'Inter studia la giusta proposta, senza dimenticare l'ipotesi cessione a giugno, per rimpolpare casse ora quasi vuote. La situazione è in divenire, ma l'argomento non tocca l'attaccante, che allontana la Premier e pensa al presente "Mercato e futuro? Non m'interessano i rumors, quello che conta è vincere insieme all'Inter. Se fossero veri i rumors su Manchester United, Chelsea e Liverpool sarei onorato, perché sono grandi club, ma io sono già in una grande squadra dove posso conquistare qualcosa di importante". 

Chiusura sulla Champions. Per l'Inter, visto il distacco, resta difficile ricucire il gap con il Napoli, meglio puntare con forza all'Europa League, la via più comoda per approdare dalla porta principale nella Coppa più prestigiosa "Giocare la Champions? Certo che mi piacerebbe, è quello che vuole ogni giocatore e mi darebbe una spinta per vestire la maglia dell'Argentina . Non abbiamo perso la speranza di qualificarci alla Champions tramite il campionato, ma dobbiamo essere realistici perché sarà difficile. La nostra migliore possibilità è vincendo l'Europa League e il primo passo sarà contro il Celtic".