Confermare quanto di buono mostrato col Palermo, proseguire nel percorso di crescita, a livello tecnico e a livello mentale, questo quanto chiesto all'Inter da Roberto Mancini nella gara in programma a Bergamo domenica pomeriggio. Si prosegue sulla falsariga di quanto visto con i rosanero, almeno in termini di modulo. Il centrocampo a tre garantisce maggiore solidità e il trequartista, Shaqiri, senza uomini al fianco, gode di ampia libertà su tutto il fronte offensivo. Lo stesso Icardi, con una spalla a stretto contatto, può svolgere maggiormente il ruolo di prima punta, senza uscire troppo dall'amata area.

Dal modulo agli uomini, qualche aggiustamento, dettato dal calendario e dalla condizione fisica. L'infortunio di Nagatomo obbliga Mancini a ritoccare il fronte esterni. Santon scivola a sinistra, col rientrante Campagnaro sull'out di destra. Il recupero di Vidic offre un'alternativa al centro, ma la conferma per la coppia Ranocchia - Juan è scontata.

Nessuna novità in mediana. Medel al centro del terzetto completato da Guarin e Brozovic, con Kovacic ancora in panchina e in attesa di una chiamata, magari con il Celtic. Possibile avvicendamento davanti. Palacio, non al meglio, va centellinato, per i noti fastidi alla caviglia, e Mancini, vista l'importanza come collante dell'argentino, non vuol rischiare eccessivamente. Podolski cerca il rilancio, dopo alcune prestazioni opache, e potrebbe beneficiare di una maglia da titolare, al temrine di un percorso studiato con lo staff per acquisire nuovamente brillantezza.

Tra i diffidati, attenzione a Mauro Icardi. Il bomber nerazzurro è a rischio squalifica, come Dodò, che non dovrebbe però trovare spazio.