Il buon incontro disputato al San Paolo sembra poter influire sulle scelte di Roberto Mancini in vista del posticipo domenicale contro il Palermo di Iachini. Il primo aggiustamento riguarda il modulo. Il tecnico pare convinto dal 4-3-1-2, con un trequartista, il rientrante Kovacic, a dettare l'ultimo passaggio per Shaqiri e Icardi. I tre davanti avranno libertà d'azione, possibile quindi anche il passaggio a tre, con Kovacic allargato in fascia, in un ruolo che il croato però non digerisce. 

Un uomo in più in mediana quindi. Mancini conferma Guarin, a riposo in Coppa, e Medel ed aggiunge Brozovic, piacevole scoperta infrasettimanale. Alla prima da titolare l'ex Dinamo Zagabria si è preso senza paura le chiavi del gioco, garantendo un apporto fatto di quantità e qualità. Maggior protezione quindi per una difesa spesso lasciata all'uno contro uno dalla tendenza nerazzurra a spingersi in avanti, giocando la partita.

Per quel che riguarda il quartetto davanti ad Handanovic, si va verso la conferma del criticatissimo Ranocchia. L'errore in Tim Cup non dovrebbe costare la maglia al centrale. L'alternativa, con Andreolli ai box, è Vidic, ma il serbo non vive un idillio con Mancini e dopo il match col Sassuolo si vede nuovamente indietro nella batteria dei centrali. Terminata la squalifica, rientra Juan Jesus.

Conferme sugli esterni per Santon e Nagatomo. Anche qui a dettare le scelte sono le assenze. Campagnaro soffre di continui fastidi fisici, Jonathan è un mistero, D'Ambrosio è in recupero. Nelle ultime gare, Mancini ha adattato Obi e Donkor, non confidando nella predisposizione difensiva di Dodò. Il rientro a pieno regime di Nagatomo risolve parzialmente i problemi, così come l'arrivo di Santon. Per l'ex Newcastle seconda partita in pochi giorni, dopo diversi mesi ai margini del calcio giocato.