Roma - Inter, solo pochi anni fa sfida chiamata a decidere le sorti del campionato italiano, una classica nell'era post Calciopoli. Oggi, a sorridere, è soprattutto la Roma, ricostruita con intelligenza dal duo Sabatini - Garcia. L'Inter annaspa, in un processo di ricostruzione interrotto dall'addio di Mazzarri e dal ritorno di Mancini. Una svolta, per dare la sveglia a un ambiente troppo abituato ormai ad alibi e illusioni.
L'Inter deve ritrovare la dimensione da "grande", mentre la Roma corre su due fronti. In A prosegue il duello a distanza con la Juve, mentre in Champions la qualificazione è appesa al big match contro il City dell'ultimo turno "Loro lotteranno con la Juve sino alla fine, ma noi siamo l'Inter e voglio vedere i miei che vanno all'Olimpico per giocarsela, anche a costo di fare degli errori".
"Il campionato è un'altra cosa e credo che non inciderà per loro. Sono migliori di noi, hanno maggior confidenza perché stanno andando bene da tempo, con un grande tecnico. Questa è una classica del calcio italiano, dovremo essere pronti sin da subito. La Roma è davanti, ma noi dobbiamo avere la mentalità giusta. Dobbiamo giocare da squadra vera, deve essere una gara stimolante per noi".
Sulla rosa attuale, Mancini non si sbilancia, non fornendo ulteriori indicazioni sul possibile undici. Kovacic risente di una botta al piede, ma, risparmiato in Coppa, punta l'Olimpico. Osvaldo, in palla, insidia un opaco Icardi, Palacio cerca il primo sigillo "Medel? Il cileno ha fatto bene, come tutta la squadra. Credo che possa migliorare ancora. Kovacic? Mateo ha preso un colpo al mignolo del piede. Ha qualche problema, si è allenato, ma credo sarà disponibile. Nagatomo e Osvaldo? Il primo per settimana prossima potrebbe essere già disponibile. Osvaldo non deve tenere al match in quanto ex, tutti vorrebbero giocare questa gara, come Icardi e Palacio". Su Palacio "Può capitare (l'assenza di gol), contro il Milan ha fatto benissimo e potrà arrivare il momento che segnerà tantissimo".
Il tecnico si dilunga su Kovacic, faro dell'Inter di oggi e perno della formazione che alberga nella mente di Mancini. Nel derby, schierato sull'esterno, Kovacic è apparso spaesato, in difficoltà, per riemergere invece quando impiegato nella zona nevralgica del campo "Kovacic ha qualità tecniche importanti, è giovane e può giocare ovunque: può fare la mezzala, l'esterno e altri ruoli. Non deve fare un solo ruolo, avevo Silva al City ed è diventato il miglior esterno d'attacco della Premier. Mateo deve ricoprire più ruoli. Con poche partite ci sono giocatori che devono essere adattati, e qualcuno deve essere impiegato in ruoli diversi. Il modulo non è mai decisivo".
Gli elogi a Totti, la previsione di una Roma da titolo e il sentore della grande sfida, l'Inter chiede alla Roma risposte, Mancini torna a respirare l'aria della notte di grande calcio.