Mazzarri ha scelto di non parlare. Il tecnico nerazzurro non ha presieduto la consueta conferenza stampa della vigilia in vista del turno infrasettimanale contro la Sampdoria valevole per la nona giornata di Serie A. Al suo posto, direttamente dall’Expo Gate di Milano, uno dei luoghi simbolo del capoluogo lombardo, l’agguerrito Hernanes.
L’ennesima vigilia di passione in casa nerazzurra, in una settimana in cui si è detto tutto ed il contrario di tutto, in cui sono piovute critiche da ogni dove, tra battibecchi presunti e malumori evidenti. Unica cosa certa, le dimissioni di Massimo Moratti giovedì scorso, con lo strascico di nostalgia che han generato, hanno lasciato un vuoto sentimentale grande, per quanto forse preventivato, in un momento difficile.
Il Profeta si carica sulle spalle la responsabilità di una Società che vive cercando se stessa, oggi più di ieri alla ricerca di stabilità. E risponde, con grinta. Lui che appare uno dei più in forma nonostante l'avvio in sordina. I tre punti con il Cesena, i primi dal 24 settembre scorso, hanno ridato speranza e fiducia al gruppo che gioca compatto attorno al proprio mister fortemente in discussione. Domani, contro la Sampdoria non sarà sfida facile. La grande sorpresa del campionato, guidata da uno che di Inter ne sa qualcosa, Mihailovich, darà del filo da torcere. Vincere vorrebbe dire aver ritrovato la via e fare ancora un piccolo passo per colmare il gap che separa i nerazzurri dalla zona Champions, vero obbiettivo di stagione.
Il Profeta dunque non si risparmia. E affronta ogni domanda con piglio deciso.
“E' un momento molto bello della mia carriera. Sono stato al Mondiale brasiliano in casa e l'Inter è un grande club, vivere a Milano ed essere ambasciatore dell'Expo è un orgoglio per me. Siamo una squadra dalle grandi prospettive. Voglio sfruttare ciò che mi capita in questi momenti della mia vita. Quando hai continuità di lavoro pian piano arriva la condizione. Ringrazio Dio che sono arrivato a una buona condizione, mi permette di fare le cose che voglio in campo Le sensazioni sono positive. Ci siamo un pochino ripresi. Abbiamo giocato bene col Napoli. Sembrava finita a un certo punto della partita, quando eravamo in svantaggio, poi abbiamo pareggiato all'ultimo. E per poco non la vincevamo con il colpo di testa di Mbaye. Abbiamo dato segnali importanti. E poi c'è stata la vittoria di Cesena, preziosa. Era da tre gare che non vincevamo, abbiamo dimostrato che abbiamo trovato la strada giusta. Dopo la rete e il vantaggio numerico abbiamo creato tanto. L'importante non era quello, era un momento in cui non pensavamo a gestire, ma a vincere. Servivano i tre punti. Nelle prossime tre gare proveremo a crescere ulteriormente. Siamo motivati, contenti e fiduciosi per le prossime gare. E per come finirà la stagione”.
Critiche “Sembra che nella stampa ci siano pochi interisti, questo mi viene da dire, si parla sempre di crisi. Mai parole che possano dare morale. Thohir ha dimostrato di essere una grande persona, non va sotto pressione per le voci provenienti da tv e giornali. Reagisce bene. Dice che questa è casa sua. Ha dimostrato di avere fiducia nell’ allenatore e nella squadra. Mi fa piacere, è questo l’importante. Quello che dicono non ci interessa molto".
Squadra, crescita "Il calcio sembra semplice, non è così. Quando non si trovano le giuste misure e la serenità per esprimerti come singolo e squadra non è facile. Le potenzialità ci sono, ma la squadra è stata rifatta 3 mesi fa, ci vuole del tempo. Detto ciò, ho sentito spesso parlare del gioco, forse ci paragonano al Barça o il Bayern, squadre dove i giocatori sono insieme da anni. Noi siamo in crescita, siamo una squadra nuova. Per me abbiamo fatto buone gare, non di certo la settimana in cui ne abbiamo perse due di fila, con un po' di caos. Pian piano cresceremo, mostreremo di poter dare continuità alla gara con il Napoli".
Tifosi “Posso dire che devono avere pazienza ancora un po'. Bisogna saper aspettare. Ci sono stati momenti di cambiamento in società, non si cambia in un attimo come per magia. Serve pazienza e non bisogna rimpiangere il passato, che resta la nostra gloria. Dobbiamo sostenere il lavoro che si sta facendo aiutare la squadra il tecnico e la società. Serve fiducia. Questo è il messaggio. Noi facciamo di tutto per portare l'Inter al vertice in campionato e in Europa. Abbiamo le qualità per poterlo fare”.
Momento di crisi “Penso che il momento più duro sia passato. Col Napoli doveva cambiare qualcosa e abbiamo dato segnali importanti. Poi abbiamo vinto a Cesena, ora vinciamo ancora. Per come la vedo io era l'opportunità di dimostrare che eravamo padroni della situazione. Quel momento, in cui eravamo in bilico, è passato. A Cesena abbiamo vinto, ora dobbiamo far continuare il momento di crescita"
Sampdoria e Mihailovic “Hanno iniziato alla grande. Sono una splendida realtà, non sarà affatto facile. Contro di noi le squadre fanno le partite della vita. Anche noi abbiamo capito che dobbiamo sempre farla, ci mettiamo tutto. Siamo in casa e vogliamo fare risultato. Lotteremo fino in fondo. Il paragone con Sinisa, altro specialista dai calci piazzati, è impossibile; sono ancora lontanissimo a livello di numero di gol. Certamente è uno scontro diretto e dobbiamo approfittarne nel miglior modo possibile per fare un passo verso quello che vogliamo ottenere".