E' raro trovare un cenno di felicità, serenità o pace nell'ambiente Inter delle ultime settimane. Lì dove Thohir elargisce complimenti alla squadra e si augura pubblicamente che la reazione vista nei minuti finali contro il Napoli si perpetui negli altri impegni dei nerazzurri, Moratti interviene con un avviso a Mazzarri che puzza tanto di vecchio corso, vecchi pensieri e vecchio modo di pensare. Il dardo più infuocato di ieri l'ha lanciato Mazzarri , lasciando al vento che colpisce Milano la risposta alle parole dell'ex presidentissimo nerazzurro.
L'unico sorriso lo regala un siparietto fra lo stesso Mazzarri e Vidic in conferenza stampa. A chi fa notare al serbo la spizzata maledetta dello 0-1 di Callejon, Mazzarri interviene "No, aspettate: Vidic spizza quel pallone perché da campione vuole risolvere la situazione ma l'errore è di chi avrebbe dovuto marcare Callejon". "Great mister", risponde l'ex United. Ed a Mazzarri spunta una mezza espressione felice, che probabilmente non trovava spiragli da mesi. "You player, io coach"
Questa è l'atmosfera che si respira intorno all'Inter prima della terza gara di Europa League da giocarsi stasera contro il Saint-Etienne alle 21.05. Un'aria tesa ma che forse sta cambiando o almeno lì si sperano che cambi. Oggi, l'Inter, capolista del Gruppo F con 6 punti dopo le vittorie a Dnipropetrovsk e contro il Qarabag, cerca di archiviare idealmente se non matematicamente, la qualificazione alla prossima fase del torneo. Lo farà contro l'attuale quinta forza francese che conta 5 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte in Ligue 1 e che - eccezion fatta per le trasferte a Marsiglia e Parigi - gol fuori casa in campionato deve ancora prenderne. La difesa ha retto anche in Europa dove fra Dnipro e Qarabag, Ruffier è rimasto a guardare. Una squadra che però in attacco non eccelle. Ci aspettiamo una prima mezzora attendista come successo contro il Qarabag, probabilmente - se questo dovesse avverarsi - San Siro non apprezzerà. E giù fischi.
Il Saint-Etienne gioca con il 4-4-1-1 o 4-2-3-1 che di rsi voglia ed oggi scenderà in campo con lo stesso modulo. In porta Ruffier. In difesa ben tre ballottaggi: a destra manca Clerc quindi il posto se lo giocano Baysse e Theophile-Catherine, compagno al Cardiff di Medel l'anno scorso. Al centro Perrin e Florentin Pogba si giocano la maglia per affiancare Bayal Sall mentre a sinistra il tornante ed offensivo (nasce ala) Tabanou insidia Brison. Dalla cintola in sù formazione fatta per 5/6 con Kevin Monnet-Paquet ed Hamouma che si contendono il ruolo di ala destra. Gli altri cinque saranno Cohade, Clement e Lemoine in mezzo con Gradel e Ricky van Wolfswinkel (attaccante abulico, finora conta 2 gol fra 2013-14 ed inizio 2014-15) vista l'assenza del bomber Mevlut Erdinç. Fra le due squadre non esistono precedenti
Ecco i convocati:
Inter: Handanovic, Carrizo, Berni; Juan Jesus, Ranocchia, Andreolli, Vidic, Campagnaro, Mbaye, Dodò; Obi, Guarin, Khrin, Hernanes, Kovacic, M'Vila, Kuzmanovic; Icardi, Palacio, Bonazzoli
Saint-Etienne: Ruffier, Moulin, Valette; Baysse, Theophile-Catherine, Bayal Sall, Florentin Pogba, Perrin, Tabanou, Brison; Lemoine, Clement, Cohade, Diomandé; Monnet-Paquet, Gradel, Hamouma, Saint-Maxim, Corgnet; van Wolfswinkel
Sarà una partita speciale per Fredy Guarin per due motivi: perché probabilmente avrà la fascia di capitano quando le squadre scenderanno in campo e perché il Saint-Etienne è stato il suo primo palcoscenico euroepo.