L'Inter si rituffa in Serie A, dopo la boccata d'ossigeno europea. Restano i dubbi, restano le perplessità. Il K.O di San Siro con il Cagliari, ampio nelle proporzioni, non può essere cancellato dal comodo successo con il Qarabag. Mazzarri riparte però dalla notte di Europa League, per ritrovare le giuste coordinate fisiche e mentali "Contro gli azeri in Europa League abbiamo reagito. E non parliamo di una squadra scarsa, visto che aveva messo in difficoltà il St. Etienne. Di sicuro per un tecnico è più facile lavorare con le vittorie, con un morale più alto per poter incidere maggiormente nella testa dei giocatori. Le critiche di Zeman? Non credo che abbia parlato male di noi, avrà espresso un concetto specifico. E conosco i giornalisti. Non devo aggiungere altro, devo solo allenare. Alcuni critici influenzano la gente allo stadio, ognuno svolge il proprio compito. Spero già a Firenze di far vedere quello ci siamo detti. Voglio una squadra vera, con voglia. Dobbiamo essere un muro, sempre compatti. E io penso sempre alla squadra, anche di notte".
In Coppa, ha impressionato la latente tenuta atletica della squadra. Ben tre giocatori hanno accusato problemi fisici. I crampi hanno martoriato gli elementi in campo, costringendo il tecnico a sostituzioni affrettate. Solo un calo di condizione o anche una questione mentale? "Le energie vengono consumate non solo per questioni muscolari, entra in gioco anche il cervello. Alleno giocatori che ci tengono, si vede che vorrebbero mangiare il campo. Ma il calcio è attenzione, non tensione. Dobbiamo isolarci da tutti, considerando che all'Inter le pressioni sono maggiori. Ora c'è la Fiorentina, partita difficile. La Viola ha fatto grandi cose e si sta confermando, nonostante parecchi infortuni pesanti. Palacio? Sta un po' meglio, ma non è certo al top. Dopo questa partita vedremo di recuperarlo sfruttando anche la sosta. Dodò sta meglio, ma devo valutarlo oggi".
Trauma contusivo alla caviglia sinistra per Guarin. Il colombiano salta la trasferta di Firenze.