Dopo due giornate di anonimato e delusioni la Fiorentina torna a vincere e sorridere espugnando Bergamo con una vittoria di misura.
Alla squadra di Montella in campionato mancavano vittorie e soprattutto gol, arrivati in larga misura solamente nel debutto in Europa League. Contro però c’era un’Atalanta determinata a non restare a mani vuote, estremamente ben messa in campo dal sapiente Colantuono che ha preparato la partita al meglio ed è uscito sconfitto ma a testa alta.
Il primo tempo è cominciato con il classico possesso palla prolungato dei viola che presentavano le novità Badelj e Mati Fernandez dal primo minuto: il primo squillo infatti è degli uomini di Montella che con un triangolo interessante sull’asse Aquilani-Mati-Ilicic sfiorano il gol impegnando Sportiello ad un intervento super dopo pochi minuti dal fischio d’inizio.
L’Atalanta, squadra coriacea ed attenta, non ci sta e punge in contropiede sfruttando la velocità degli esterni Estigarribia e D’Alessandro con i quali apre la retroguardia viola a sfiora il vantaggio con un tiro di Boakye respinto miracolosamente da Neto col piede.
L’andazzo del primo tempo è un continuo batti e ribatti con la Fiorentina stabilmente insediata nella metà campo nerazzurra e l’Atalanta sempre pericolosa in ripartenza. Spiccano le prove da una parte di Mati Fernandez, al rientro da un eterno infortunio; e dall’altra di Davide Zappacosta, terzino di origini laziali formatosi a Bergamo che sulla destra spinge con continuità.
All’intervallo si va però sul punteggio di parità dopo 45 minuti intensi ma privi di gol. La prima mossa della gara la fa Montella che manda in campo Kurtic, già protagonista in Europa League giovedì scorso, al posto di un deludente Badelj. La mossa si rivela azzeccata ed è proprio una invenzione dell’ex Torino che porta in vantaggio la Fiorentina: percussione diagonale dello sloveno che arriva al limite dell’area e gira un sinistro imprendibile per Sportiello e firma il vantaggio gigliato.
Le contromosse di Colantuono sono gli inserimenti del Papu Gomez (all’esordio assoluto in nerazzurro), e Rolando Bianchi che però non combinano granché. Neto tuttavia è costretto nuovamente a superarsi dato che l’Atalanta spinge con veemenza: il portiere brasiliano salva due volte su Boakye e blocca le conclusioni dalla distanza di Cigarini e Dramè.
Dopo una prolungata sofferenza da parte della Fiorentina l’arbitro Russo fischia la fine del match e decreta il successo viola. Tre punti che fanno morale e classifica per gli uomini di Montella che confermano l’ottimo trend degli ultimi anni sul campo di Bergamo. Bene anche l’Atalanta, sconfitta forse ingiustamente ma comunque conscia di poter disputare un campionato di livello come quello di un anno fa.