Continua il momento positivo in casa Inter. Dopo la scorpacciata di gol in campionato, arriva una striminzita, ma fondamentale, affermazione europea. Un gol, nella ripresa, di D'Ambrosio consente ai nerazzurri di uscire dall'inferno ucraino con tre punti preziosissimi per il futuro. La partita è quella pronosticata alla vigilia. Il Dnipro gioca a viso aperto e mette a ferro e fuoco la resistenza ospite, mentre Mazzarri, costretto per esigenze di rosa a risparmiare parte del parco offensivo, vede la stessa Inter apatica apparsa a Torino. La difesa, guidata da Vidic, regge bene e la seconda frazione segna la svolta. L'uscita di Kuzmanovic, con conseguente ingresso di Osvaldo, rivitalizza l'Inter e l'espulsione di Rotan confeziona la partita. Arriva poco dopo il bel gesto di D'Ambrosio e il finale è di semplice controllo. Vittoria e fiducia, prosegue il progetto Inter, anche in Europa.
Mazzarri propone un'Inter profondamente diversa rispetto a quella ammirata con il Sassuolo. Emergono esigenze di turnover, con alle porte l'imminente posticipo con il Palermo nella terza di A. Senza Kovacic - problema al polpaccio - una sola punta. Non Osvaldo, bensì Icardi. A supporto il ritrovato Guarin. Cambia per 2/3 anche la retroguardia. Prima occasione per Campagnaro e rientro per Vidic, a riposo in Serie A visto il rosso rimediato a Torino. In mediana, M'Vila per lo squalificato Medel e Kuzmanovic. Sugli esterni Dodò e D'Ambrosio. Il Dnipro si presenta con il consueto 4-2-3-1. La punta è Zozulya e non Kalinic. Sotto la lente di ingrandimento Bruno Gama e Konoplyanka.
L'inzio è dei padroni di casa. Meno di un minuto e l'Inter rischia. Konoplyanka chiama Handanovic al primo intervento, ma lo sloveno, in due tempi, risolve la pratica. L'Inter assume un atteggiamento attendista e concede il possesso palla al Dnipro, mostrando qualche difficoltà con un unico terminale vero davanti. Kankava spara alto da fuori, ma la velocità di Bruno Gama e Konoplyanka crea problemi a un'Inter statica. D'Ambrosio soffre e in mediana Kuzmanovic non riesce a sviluppare una manovra armonica. Brutta conclusione del serbo al 23'. Al 35', D'Ambrosio mette un traversone per lo stesso Kuzmanovic, ma il centrocampista deve indietreggiare e non riesce a indirizzare a dovere il pallone. Episodio dubbio al tramonto della prima frazione. Mazuch tocca con un braccio sul cross di Guarin, ma per l'arbitro si può proseguire. All'intervallo è 0-0.
La ripresa si apre con una conclusione imperfetta di Guarin, ben imbeccato sul secondo palo. Il vantaggio ospite è però nell'aria. Boyko si supera due volte, prima su D'Ambrosio poi sul tap-in a botta sicura di Icardi. La risposta di casa è nei piedi di Konoplyanka. Pilota palla al limite, poi cerca il tiro a giro. Handanovic può solo guardare, ma la palla sibila il palo e termina a lato. Episodio chiave al minuto 67. Rotan, ammonito poco prima per un fallo duro su Guarin, prende la seconda sanzione e lascia il campo. In 10 il Dnipro indietreggia e l'Inter, ora a due punte, con Osvaldo in campo per Kuzmanovic da pochi minuti, spinge. Il gol al 71'. D'Ambrosio sfonda in area, controlla bene il pallone, elude il difensore e beffa Boyko. 0-1. Al 74' ancora Inter, ma Guarin non inquadra la porta. Non basta al Dnipro mettere in campo una maggiore intensità fisica, perché l'Inter, superiore tecnicamente, gestisce la partita. Arrivano in serie una serpentina di Dodò, una conclusione a lato di Campagnaro e un siluro centrale di Guarin. Handanovic controlla senza patemi il finale e Mazzarri può finalmente sorridere.