Un'amichevole d'agosto, dal valore approssimativo, rilancia il Milan di Pippo Inzaghi. Il 3-0 al Chivas è poca cosa, ma è quanto basta per dare ossigeno a una squadra messa al tappeto dalle pesanti battute d'arresto in Guinness Cup. I messicani, di rango inferiore, si concedono alla maggior qualità tecnica del diavolo e lasciano spazi nei quali gli avanti del Milan non faticano ad inserirsi.
I maggiori sorrisi provengono dal reparto avanzato. Balotelli, discusso, cercato, criticato, osannato, è sempre e comunque il fulcro di un gruppo alla perenne ricerca di un leader. Segna lui, e con lui Pazzini. L'attaccante, ex Inter e Sampdoria, dopo le critiche rivolte a Seedorf nei giorni scorsi, cerca una seconda giovinezza sotto la guida di Super Pippo.
Con i veterani, ecco il giovane Niang. Il volto nuovo di questo Milan è lui, ancor più di El Shaarawy. Impegno, abnegazione, corsa. Con un briciolo di ritardo, naturale se si pensa alla carta d'identità, il francesino sta mostrando doti lampanti.
Al 20' è proprio il franco-senegalese a sbloccare la partita. Idea di Honda dalla destra, cross pennellato e Niang all'appuntamento, puntuale, col gol. Il raddoppio al minuto 38. Dal piazzato sale in cattedra Balotelli e la partita è già chiusa. Per Pazzini spazio nella ripresa, proprio al posto di Mario, appena rientrato e non ancora al top. Sul lancio di Essien, da rapace si avventa sulla sfera e confeziona il 3-0.