Finisce 0-2 la sfida tra Roma e Inter valida per il Guinnes International Champions Cup al Lincoln Field di Philadelphia. La vittoria mette l’Inter momentaneamente in testa al girone, a quota 6 punti, in attesa di Manchester Utd-Real Madrid in campo questa sera. Agli inglesi, a quota 5, basterebbe il pareggio per passare come prima del girone, in quanto a parità di punti varrebbe lo scontro diretto vinto ai rigori contro gli uomini di Mazzarri, per andare a giocarsi la finale. A prescindere però dal conseguimento o meno di questo obiettivo, i nerazzurri torneranno in Italia con buone indicazioni sulle condizioni fisiche e l’aspetto tattico della squadra, soprattutto se paragonata a quanto visto nella tournee dello scorso anno dalla quale uscì a pezzi. La preparazione atletica sembra aver premiato l’Inter in questo duello tutto italiano, apparsa fisicamente più pronta rispetto ai giallorossi. Ha giocato con maggiore propensione e avidità, ha lottato su ogni pallone, ha pressato altissimo per buona parte del match, cercando la rete con maggiore convinzione. Delude la squadra di Garcia reduce da un mercato davvero incredibile, apparsa decisamente stanca dimostrando comunque di saper venire fuori alla distanza seppur con qualche errore di troppo in fase di copertura e impostazione. Determinante il ritardo di preparazione di uomini chiave come De Rossi e in generale una pochezza di idee sostanziosa.

Migliori in campo Vidic e Dodò, davvero propositivi. M'vila è apparso in affanno. Dall'altra parte da rivedere Iturbe, comunque in luce in alcuni momenti di gioco, e Emanuelsona ancora poco inseriti nella chiave tatticca giallorossa.

PRIMO TEMPO Immaginando la difficoltà di giocare su un campo da football, quello del Lincoln Field di Philadelphia, la Roma si limita al solito fraseggio lungo in avvio. L’Inter di Mazzarri si affida invece alle ripartenze veloci e sembra proporsi con maggiore costanza in fase offensiva seppur il vantaggio stenti ad arrivare. È però davvero efficace il pressing nerazzuro, recuperano un’infinità di palloni nonostante i molti errori in fase di impostazione da entrambe le parti. Garcia subisce un duro colpo al minuto 11 quando per un problema all’adduttore è costretto a sostituire Castan per Benatia. Il neo entrato commette fallo sull’ex di turno, Dodò, davvero propositivo. Ritmi di gioco davvero elevati, pensare che le squadre siano in piena preparazione atletica fa sorridere. Al 19’ grande azione della Roma: sovrapposizione di Emanuelson, Pijanic di tacco, Iturbe ci prova ma sbaglia la conclusione e Juan Jesus salva tutto deviando in corner. I giallorossi vengono fuori alla distanza ma l’Inter chiude bene. E al giro di boa della mezz’ora i ritmi calano notevolmente, le azioni diventano sporadiche da ambo le parti. La difesa della Roma è in affanno in fase di copertura su Icardi. Il talento argentino al 34’ prova il colpo di testa tutto solo in area ma non riesce ad angolare. Iturbe dal canto suo semina il panico nella difesa avversaria ma non ottiene granchè. E al 43’ arriva il gol del vantaggio nerazzurro. È perfetto lo stacco di testa di Vidic sul cross di Dodò, l’ex Utd sale in cielo, niente da fare per Skorupski. Grande segnale per gli uomini di Mazzarri il gol di Vidic. Acquistato per la grande esperienza potrebbe rivelarsi molto utile anche in occasione dei calci piazzati.

SECONDO TEMPO La ripresa inizia con una sorpresa, nessun cambio per Garcia e Mazzarri degli undici a testa disponibili. Ed è subito brivido. Cosa si mangia Destro ha dell’incredibile. Gran cross di Florenzi imbeccato da Iturbe, Destro cerca l’incornata di testa a tre metri dalla porta verso l’angolo più lontano ma sbaglia tutto. Era l’occasionissima per il pareggio. Ma la Roma è tornata in campo più propositiva e Nainggolan, minuto 58, si trova il pallone sui piedi e scarica un tiro potente che termina di poco a lato. Leggerezza di Juan Jesus nell’occasione. E mentre ha inizio il gioco dei cambi (Ucan, Totti Cole e Keita per De Rossi, Pjianic, Emanuelson e Destro per i giallorossi; Carrizo, Laxalt, Guarin, Kovacic, Khrin al posto di Handanovic, Botta, Kuzmanovic, M’vila, Jonathan e Dodò per i nerazzurri) arriva il raddoppio degli uomini di Mazzarri. Nagatomo raccoglie il pallone in area e scarica un destro potente sotto la traversa, Skorupski non può nulla ancora una volta. È il 69’, Inter 2-Roma 0. Mentre si susseguono altri cambi, l’età in campo si abbassa notevolmente. Sono molti ora i giovani tra gli undici titolari. Nonostante i quattro minuti di recupero non succede più nulla. Inter batte Roma e strizza l'occhio alla finale, Manchester permettendo.