Innesti di successo. Aria nuova in casa Inter, prospettive allettanti. Prosegue l'avventura a stelle e strisce della squadra di Walter Mazzarri, impegnata nel girone A della Guinness Cup con Roma, Real e Manchester United. Il campo ha fornito risposte confortanti e sotto il sol di luglio l'undici di Mazzarri ha retto l'urto dei campioni d'Europa. Il calcio estivo porta con sè pericolosi abbagli e molti dei protagonisti di oggi difficilmente calcheranno i campi lungo l'estenuante stagione tra campionato e Coppa. Resta però un dato inconfutabile. Rispetto al passato è un'Inter, per atteggiamento, diversa. Convinta, ordinata, con un preciso disegno da seguire.
A stupire è l'approccio dei nuovi. Se Vidic è campione consumato che non può spaventarsi di fronte a sfide impegnative, altra storia per Dodò e M'Vila. Entrambi giovani, forti, in cerca di rilancio. Scommesse. Il laterale, ex Roma, ha impressionato, garantendo quella corsa spesso latente nell'Inter dello scorso anno. Il francese, lontano dalla miglior condizione fisica dopo l'esilio calcistico a Kazan, ha cambiato la squadra. Subentrato nella ripresa, ha preso in mano un gruppo in difficoltà, assicurando solidità e grinta. Un mastino con voglia di rivalsa.
Mazzarri si gode gli applausi e i complimenti, ma non rinuncia a evidenziare difetti inevitabili a questo punto della preparazione. Davanti restano caselle da occupare. Icardi, corteggiato dal Monaco, difficilmente lascerà Milano. L'Inter punta alla cessione di Guarin (Manchester United) per trovare i fondi necessari all'assalto d'agosto. Osvaldo resta una carta appetibile, ma la preferenza verte su Cerci e Hernandez. Il primo costa parecchio, soprattutto perché il Torino ha già rinunciato a Immobile. Il secondo è in esubero allo United e potrebbe rientrare nella trattativa Guarin. Proprio oggi è in programma a Washington, con la presenza di Erick Thohir, un vertice di mercato fondamentale per definire le future strategie.