Direttamente da Casa Milan, in occasione del raduno rossonero, arrivano le prime parole da allenatore di Pippo Inzaghi: "Ringrazio Galliani e Lady B per queste parole. Il primo ringraziamento va a loro e al presidente Berlusconi, che mi hanno dato un'opportunità fantastica. Due anni fa quando ho smesso ho sperato in cuor mio di allenare il Milan, ho ricevuto tutto e dato tantissimo a questa società. Si è dimenticato chi è il Milan, ci siamo dimenticati che è il club più titolato al mondo. Chi inizia a fare l'allenatore sogna di allenare Milan o Real, per me è il Milan. Darò tutto me stesso e mi auguro che i risultati siano all'altezza. La cosa più importante è ricreare la voglia di venire a Milanello ad allenarsi con il sorriso. Bisogna prima creare un gruppo importante prima di tornare a vincere. Io quando ho vinto ho sempre avuto un gruppo vero con uomini e un allenatore vero. Quando sono arrivato oggi col pullman mi sono venuti i brividi vedendo i tifosi. Dobbiamo portare il Milan ai livelli che merita".

-I valori: "Penso che la sincerità sia fondamentale per un allenatore. Io cercherò di essere me stesso, io sono Inzaghi coi miei pregi e difetti. La mia voglia di vincere e ambizioni vengano recepite dai miei giocatori. Quando ho accettato il mio ruolo ho visto i valori umani della mia squadra, io credo molto in questa squadra. Credo che può tornare a essere quella che è stata. Ho anche gli ex compagni, per me potranno essere solo un aiuto per me. Non mi interessa il tu o il lei, voglio solo il rispetto mio, della maglia e della mia collaboratori. Voglio portare i tifosi a San Siro. Dico ai tifosi che sarà una squadra che lotterà: chi non lotta non potrà giocare nel mio Milan".

Differenza tra Inzaghi allenatore-giocatore: "Antonio Conte quando sono diventato allenatore mi ha chiamato e mi ha detto che quando diventi allenatore non dormi più la notte. Penso che quando le cose vanno male è colpa dell'allenatore. L'esperienze passate mi hanno fortificato. L'allenatore può sempre sbagliare, l'importante è farlo in buona fede. Ci sono tante persone che da te aspettano tanto. Diventi anche psicologo, io sono pronto: ho avuto tanti allenatori che mi hanno insegnato che ci sono momenti e momenti. Cercherò di essere leale".

-Su Mario Balotelli: "Ho sentito Mario dopo che l'Italia è uscita. Gli ho detto che le critiche devono solo fortificarlo. Non mi è stato servito tutto su un piatto d'argento durante la mia carriera. Lui è un patrimonio del calcio. E' un mio dovere valorizzarlo al massimo. Cercherò di farlo rendere al massimo, può farci fare la differenza

Consigli da chi ha preceduto Inzaghi? : "Attingo dagli allenatori che ho avuto, ne ho avuto tanti. Ancelotti è l'emblema che si fa amare e rispettare dai suoi giocatori. Questo è il mio intento, anche se io sono Filippo Inzaghi. Perdonerò sempre un errore tecnico, ma non perdonerò mai un atteggiamento. Un giocatore del Milan non può sbagliare fuori dal campo".

Rapporto squadra-tecnico: "Ho trovato un ambiente bellissimo. E' fantastico. Non avevo bisogno di conoscere il tifoso del Milan, ma la passione che ha è incredibile. Dobbiamo avere la rabbia, mi auguro che la squadra sia arrivata perché arrivata ottava. C'è rivalsa e voglia di far bene. Onorare la maglia è stato un mio motto. Questo deve essere il nostro pensiero".

Che caratteristica vuoi dare alla tua squadra? : "Già essere un gruppo vero in campo è qualcosa di importante. L'anno scorso in Spagna l'Atletico non pensava di poter battere Real e Barcellona. Io non ho chiamato Simeone, ma ho visto l'Atletico e la sua organizzazione. Cercherò di portare il mio metodo, a me piace l 4-3-3 o il 4-4-2. Lavorerò sul rispetto delle regole e sul nutrirsi bene. Siccome siamo ben retribuiti e facciamo il lavoro più bello del mondo, questa per me è un regola ferrea".

Con lui erano presenti Adriano Galliani e Barbara Belusconi. L' ad rossonero si è soffermato sul mercato :"Intanto direi che qualche acquisto c'è già stato. A parte Agazzi e Albertazzi, non capisco perché non è stato dato il giusto rilievo ad Alex e Menez che arrivano da un club molto importante. Abbiamo già fatto molto in entrata e in uscita. Giocheremo solo una competizioni, svantaggi economici ma vantaggi tecnici perché potremo lavorare, come sempre abbiamo fatto, giocando una volta a settimana. Sarà un fattore determinante. Faremo una preparazione diversa, impostata per il campionato e non per passare il turno di Champions. L'organico è molto ampio, dobbiamo scendere a 24/25 giocatori, qualcuno lascerà, qualcuno entrerà, lasciateci lavorare. Alcune trattative poi saltano perché non vogliono andare via da Milano e dal Milan. Prima faremo uscire giocatori e poi ne arriveranno altri ma le idee di Pippo sono chiare e da qui a settembre qualcosa succederà. Personalmente sono soddisfatto"

Barbara Berlusconi infine è ha parlato degli obiettivi del Milan: "Dobbiamo riportare la squadra dove merita. L'obiettivo qualificarsi in Champions e di conseguenza siamo a disposizione per far sì che questo possa avvenire. Quindi questo è un momento positivo ed emblematico da ricordare".