Javier Zanetti si presenta alla Gazzetta dello Sport, in occasione della presentazione del libro "C'è solo un Capitano", e risponde alle domande dei lettori, toccando temi importanti e delicati. Dall'approdo in Italia al trionfo di Madrid, l'ascesa nerazzurra e il ritiro, con un cruccio. Qule derby in panchina, mal digerito. Zanetti racconta, con la solita onestà, di non aver gradito la scelta di Mazzarri.
"Sono onorato di essere qui, ho vissuto tanti anni nell'Inter e nel calcio italiano. Siamo qui per parlare della mia carriera in una società importante come l'Inter. Sono arrivato molto giovane ma non avrei mai pensato di fare una carriera del genere. Rimpianti? No, al calcio non posso chiedere di più. Mi sento italiano, ho vissuto qui tanti anni e il mio bisnonno era italiano; ho conosciuto la realtà dove ha vissuto. Mi hanno fatto sentire come un figlio, come a casa, e per uno straniero non è facile".
"L'ultima stracittadina in panchina? E' stata dura, da interista dentro ci tenevo a dare il mio contributo, ma rispetto le scelte dell'allenatore".
"Vincere la Champions è stata una soddisfazione immensa, quella gara rimarrà sempre nel nostro cuore. Non ho dormito la notte della vigilia; ero in stanza con Ivan Ramiro Cordoba, e ho acceso un cero a Santa Rita".
Sul futuro capitano dell'Inter nessun dubbio "Andrea Ranocchia è il più indicato. Sa cosa vuol dire indossare questa maglia"
Zanetti nell'Inter di Thohir, questo il desiderio dell'argentino. Far parte della ricostruzione nerazzurra. Non ci sarà inizialmente Cambiasso, pronto a lasciare Milano per scendere in campo almeno per un'altra stagione "Giusto che ci si conosca meglio, sto già parlando per capire dove posso essere più utile. Speriamo che la rosa sia più competitiva e più forte. Speriamo che l'Inter punti ancora più in alto. Cambiasso ha dato tutto, ha dimostrato sempre di essere all'altezza. Il fatto che ci tenesse a rimanere all'Inter è dimostrato dal fatto che ha aspettato fino all'ultimo una proposta. Cambiasso comunque rimarrà sempre uno di noi. Purtroppo non sono ancora vice presidente e lui è già andato via, quindi è troppo tardi per confermarlo"
L'incoronazione di Kovacic "Ragazzo umile, può far benissimo all'Inter. Ha grandi qualità".