Ammettiamolo, rituffarci nella Serie A, fonte di polemiche, clamori, schiamazzi sparsi, dopo aver ammirato lo spettacolo, eccelso, della due giorni di Champions, le rimonte incredibili del giovedì d'Europa League, non è affar così gradito, ma come si suol dire è quel che abbiamo. Sei giornate separano le 20 squadre della massima serie dallo striscione conclusivo. La Juventus non perde colpi, la Roma, invischiata nel fuoco della vicenda Destro, crede nella rimonta per onor di firma, il Napoli, saldamente terzo, si interroga su una stagione sì segnata da imprese importanti, vedi girone Champions, ma altresì cosparsa da una preoccupante mancanza di continuità. Resta da “ammirare” la lotta per l'Europa, con l'Inter che guida, insieme al Parma, un plotone ricco di sette pretendenti, chiuso dal Milan in salute di Seedorf. Nei bassifondi, tolto il Catania, non più di Maran, due posti per quattro. Sassuolo e Livorno provano a strattonare Chievo e Bologna, sognando il sorpasso.
Due gli anticipi del sabato. Scontro fratricida alle ore 18. Il Sassuolo reduce dalla vittoria di Bergamo ospita il Cagliari. I sardi, a quota 32, sono attualmente lontani dalla zona calda, ma il momento non è dei migliori. La panchina è stata affidata a Pulga, dopo la cacciata di Lopez, e l'ambiente vive un momento di particolare smarrimento, evidenziato dalle parole di capitan Conti. I neroverdi, rilanciati dall'entusiasmo di Di Francesco, sanno di non poter sbagliare. Servono sei punti nel doppio confronto con Cagliari e Chievo. Alle 20.45 tocca alla Roma di Garcia. L'impegno non è proibitivo. All'Olimpico giunge l'Atalanta, ormai sazia a quota 46. Garcia prova a difendere Destro, squalificato per 4 giornate dopo il pungo ad Astori, ma soprattutto pensa a come sostituire degnamente Benatia, fuori un mese per un problema muscolare. Favorito Toloi.
Domenica, all'ora di pranzo, derby d'Emilia tra Bologna e Parma. Il gol di Parolo ha riportato il Parma al quinto posto, in coabitazione con l'Inter, rispolverando sogni europei, sopiti dagli stop con Juve e Roma. Senza Cassano, confermato Amauri al centro dell'attacco. Ballardini pensa a Cristaldo e spera nella vena del greco Christodoulopoulos.
Cinque sfide alle ore 15. Al San Paolo di Napoli arriva la Lazio di Reja. Benitez chiede ai suoi un dignitoso finale di campionato, in attesa dell'ultimo atto della Coppa Italia, obiettivo da non sbagliare. Mertens pronto al rientro dal primo minuto. Reja, senza Klose, prova a sfruttare l'abbrivio delle ultime giornate per rilanciare la candidatura della Lazio nella corsa all'Europa League. Corsa che interessa da vicino anche l'Inter di Mazzarri. Il brutto pari interno con il Bologna ha aumentato il malumore in casa nerazzurra. L'ora dei processi par vicina e il tecnico di San Vincenzo cerca contromisure efficaci. In rampa di lancio Kovacic. A Marassi, contro la Samp dell'ex Mihajlovic, partita delicata per Mauro Icardi, esploso proprio qui in Liguria. La Fiorentina, in attesa dei rientri di Rossi e Gomez, è di scena al Bentegodi, contro il Verona di Mandorlini. Sfida tra due delle realtà più interessanti, dal punto di vista estetico, della nostra Serie A. Cerci – Immobile contro Gilardino. A Torino invece va in scena una sfida Mondiale. Il vecchio Gila prova a rintuzzare, in chiave azzurra, la dirompente candidatura dei gioielli di Ventura. Ultimo incontro, non certo per importanza, quello tra Livorno e Chievo. Due punti dividono Di Carlo e Corini. Partita dal valore doppio, soprattutto per gli amaranto, costretti nel prossimo turno a un proibitivo match a San Siro contro il Milan.
Il posticipo domenicale vede impegnato il diavolo, alla ricerca della quarta vittoria consecutiva, contro il Catania. Pulvirenti ha affidato la squadra a Pellegrino, esonerando Maran. Una sorta di resa, a sei giornate dal termine. Seedorf, complice un calendario amico, pensa a un'altra rimonta europea. Poli pronto a sostituire Honda, vittima di un problema alla caviglia, alle spalle di Balotelli, coadiuvato da Kakà e Taarabt.
Chiude lunedì la Juventus di Antonio Conte. Un giorno di riposo in più, complice il vittorioso impegno di Europa League per la Vecchia Signora. Udine è campo non semplice, ma a quota 38 i friulani paiono tranquilli, mentre a Torino cercano senza mezzi termini il record di punti. In dubbio Vidal, probabile il ritorno di Lichtsteiner. In Coppa Vucinic non ha colpito per condizione e entusiasmo. Favoriti, ancora una volta, Tevez – Llorente.