Tranquillo, per una volta col sorriso. Una vittoria, striminzita, che apre orizzonti nuovi. Tre punti, a San Siro, per ricominciare un cammino interrotto troppo presto. Thohir, felice, osserva da Giacarta, ascoltando le voci e i sussurri che provengono dalla Pinetina, pronto a tornare, presto, per continuare a rivoluzionare squadra e futuro. L'addio di Branca non sarà l'unico in casa Inter. Tutti sotto osservazione, in attesa di giudizio. Il Presidente si gode Hernanes, il primo colpo pregiato della sua stagione "Era importante sbloccarsi dopo un periodo difficile. Credo che l'innesto di Hernanes sia stato fondamentale, perché con la sua qualità il gioco ora si sviluppa per vie centrali e non soltanto sugli esterni. Poi perché con il brasiliano abbiamo un uomo che può fare ciò che vuole con entrambi i piedi e soprattutto battere corner e punizioni. Un aspetto fondamentale in un calcio in cui è sempre più difficile sbloccare le partite". Il Profeta vittima di un affaticamento muscolare resta in dubbio per la trasferta di Firenze. Si deciderà nella giornata di venerdì. "Spero non sia nulla di grave. Domenica mi è piaciuto, ma sono certo che possa crescere ancora molto a livello di condizione e di intesa con i compagni".
Hernanes, ma non solo. La riscossa dell'Inter viene dal passato, da uno dei reduci del Triplete, giunto ormai al viale del tramonto, ma ancora tremendamente utile per leadership e esperienza. Una guida sicura per un gruppo bloccato da incertezze figlie di sconfitte e scelte discutibili. Walter Samuel è l'usato sicuro, come Fredy Guarin è l'esplosione di forza necessaria. Adrenalina capace di trascinare l'ambiente "Contro il Sassuolo del corner di Hernanes ha beneficiato Samuel, che ringrazio anche perché si è dimostrato un grande professionista. Ma l'effetto più immediato l'ho notato su Guarin. Ho avuto l'impressione che la presenza del brasiliano lo abbia alleggerito delle pressioni che lo frenavano. Ho trovato Fredy più intraprendente, più libero di sganciarsi, cercare la giocata e il tiro".
L'ultima chiamata di Thohir è invece per Mauro Icardi. Talento dall'enorme potenziale, forse condizionato dall'improvvisa ribalta. Le poche apparizioni hanno testimoniato che il ragazzo merita l'Inter, ma la condizione fisica precaria non ha agevolato l'inserimento e l'intesa con Palacio. Una presenza a singhiozzo, manciate di minuti, cercando di incidere. Senza il vero Milito, con il Trenza in riserva d'ossigeno, servono forze fresche "Anche se non segna, Palacio non fa mai mancare il suo contributo in termini di corsa e assist. Milito sta tornando. Poi non vedo l'ora di ammirare Icardi. Credo sia giunto il suo momento e spero di vederlo in campo già a Firenze. Così come mi aspetto tanto da D'Ambrosio".