Si chiude, col botto, il girone d'andata. Raffica di gol ed emozioni in attesa del ritorno dei verdetti. La Juve di Conte frantuma record e speranze. Travolge il Cagliari e annienta una concorrenza mai doma. Roma e Napoli conquistano vittorie col punto esclamativo, ma la distanza dalla Signora resta intoccabile. Facile affermazione per i giallorossi, tra le mura amiche, contro il Genoa, mentre i partenopei spengono le velleità della sorpresa Verona. Stupisce il Parma, che, nell'anticipo del sabato, vince a Livorno e sale a un passo dall'Inter. Perde terreno la Fiorentina, senza Rossi e Gomez. Solo 0-0 per la viola a Torino. L'Atalanta ritrova il successo nella delicata sfida col Catania, ma a far notizia è la clamorosa vittoria del Sassuolo in rimonta sul Milan. Allegri rischia. La Lazio di Reja non è ancora del tutto guarita. Dopo la vittoria d'esordio, il tecnico raccoglie solo un punto a Bologna. A chiudere il programma Sampdoria – Udinese e Inter – Chievo.
LIVORNO – PARMA 0-3 (PALLADINO, AMAURI, AMAURI)
Tre punti pesanti. Per il Parma, che sale addirittura a un passo dalla zona Europa League, complice la sconfitta del Verona e le titubanze dell'Inter, per il Livorno, che resta invischiato, pesantemente, nella lotta salvezza. Nicola è in bilico dopo un K.O casalingo che non può passare inosservato. Donadoni rinuncia a Cassano, per la seconda uscita consecutiva, e viene premiato. Dopo il gol in apertura di Pallaldino, arriva la doppietta finale di Amauri, bravo a spingere in rete il tiro, respinto dal palo, di Gobbi, e glaciale dal dischetto.
BOLOGNA – LAZIO 0-0
Aveva illuso il lampo di Klose contro l'Inter, ma la Lazio resta malato sotto osservazione. Reja sceglie ancora una volta di partire coperto. Primo non prenderle. Nella serata in cui il panzer tedesco non è al meglio, la svolta offensiva non arriva e il punto strappato al Dall'Ara serve a poco. Nota positiva la ritrovata compattezza difensiva.
TORINO - FIORENTINA 0-0
Montella ci prova, ma ad oggi il reparto attaccanti viola è ridotto ai minimi termini. Con Rossi fuori a tempo indeterminato e Gomez fermo da tempo per un infortunio dai contorni misteriosi, l'attacco resta appeso alle lune di giovani di classe, ma ancora acerbi. La vittoria in Coppa aveva illuso, ma per la Serie A serve altro. Per il Torino punto importante.
CAGLIARI – JUVENTUS 1-4 (PINILLA, LLORENTE, MARCHISIO, LLORENTE LICHSTEINER)
Il largo punteggio non deve trarre in inganno, perché la Juve per un'ora soffre l'ottimo Cagliari. Velocità, ripartenze, attenzione. Pinilla batte Buffon e regala ai sardi mezzora di magia. Il portierone azzurro tiene a galla più volte la Signora, fino al pari di Llorente. Nella ripresa l'ingresso di Marchisio cambia volto alla partita. É una sua botta da fuori a indirizzare la partita verso gli ospiti. Il basco e Lichsteiner, migliore in campo, segnano definitivamente la sfida.
ROMA – GENOA 4-0 (FLORENZI, TOTTI, MAICON, BENATIA)
Quattro gol, tanto gioco, uno spot per il calcio. Dimenticata la Juve, la Roma riprende la corsa. Il Genoa privo dei suoi uomini cardine, su tutti Gilardino, è vittima sacrificale all'Olimpico. La prodezza in acrobazia di Florenzi fa esplodere il pubblico di fede giallorossa. Torna a segnare Totti, continua a stupire Benatia, al quinto centro stagionale. Il 3-0 è del colosso Maicon, che sente odor di Mondiale. Applausi per Nainggolan, che, dopo l'esordio con la Sampdoria in Coppa Italia, evidenzia miglioramenti importanti.
VERONA – NAPOLI 0-3 (MERTENS, INSIGNE, DZEMAILI)
Una sfida di cartello. La sorpresa Verona e l'ambizioso Napoli. I ragazzi di Mandorlini partono forte, ma un perfetto destro a giro di Mertens gela Toni e compagni. Nella seconda frazione vittoria messa in ghiaccio dallo scugnizzo Insigne e da Dzemaili. I partenopei restano a meno tre dalla Roma, mentre gli scaligeri chiudono a 32 il girone d'andata.
ATALANTA – CATANIA 2-1 (DENIS, MORALEZ, LETO)
Dalle sabbie mobili della salvezza, batte un colpo l'Atalanta. Tre punti pesantissimi, che costringono il Catania a soffrire, dopo la ritrovata vittoria dell'ultimo turno. Succede tutto nei secondi quarantacinque minuti. Denis trasforma il rigore procurato da Bonaventura e il folletto Moralez, in contropiede, raddoppia. Sembra finita, ma gli etnei accorciano con Leto. Boateng sfiora il pari, ma il risultato non cambia più.
SASSUOLO – MILAN 4-3 (ROBINHO, BALOTELLI, BERARDI, BERARDI, BERARDI, BERARDI, MONTOLIVO)
Incredibile al Mapei Stadium. Il Milan gioca un quarto d'ora da Milan. Segna due gol, ispirati da Cristante, con Robinho e Balotelli. Il Sassuolo, strigliato da Di Francesco, reagisce e mette a ferro e fuoco una difesa rossonera inguardabile. Zapata non è in serata, il centrocampo regala spazi importanti. Berardi, schierato largo a destra, travolge Emanuelson. L'attaccante, pronto per la Juve, segna tre volte e ribalta la partita. Dopo l'intervallo, ti aspetti la reazione rossonera e arriva subito il 4-2 del Sassuolo, ancora con Berardi, favorito dalla deviazione di Bonera. L'assedio finale porta al 4-3 di Montolivo, subentrato nel secondo tempo, con Honda e Pazzini, ma non evita una sconfitta pesantissima.