Per il Sassuolo può essere la partita della svolta. Per il Milan ennesima figuraccia stagionale in trasferta. Avanti di due reti dopo 13 minuti, riesce a farsi schiacciare dal Sassuolo capace di segnare quattro reti in 37 minuti. Non bastano come attenuanti i legni colpiti per giustificare una partita del genere. Adesso i gol subiti sono 30. Migliore in campo, per distacco, Domenico Berardi che si porta il pallone a casa. Per lui 11 gol in 14 partite; un talento assoluto classe ‘94. Di Francesco ed il Sassuolo salgono a quota 17. Il Milan resta fermo a quota 22, a meno 30 dalla Juventus; lontanissimo dalla zona europea e vicinissimo alla zona retrocessione. Prima della partita rischiava Di Francesco adesso a traballare è nuovamente Allegri.

La Partita

Nel posticipo domenicale della 19esima giornata sfida inedita tra il Sassuolo ed il Milan. Separate da 8 punti (14 contro 22) le due squadre arrivano con stati d’animo differenti al match. I padroni di casa non segnano da quattro partite; l’ultima vittoria il 24 novembre scorso (2-0 all’Atalanta). Peggior difesa del campionato con 38 gol subiti e solo 17 realizzati. Per Eusebio Di Francesco, artefice della storica promozione in A la scorsa stagione, una partita decisiva per restare alla guida del club nero-verde. Il tecnico 44enne torna alla difesa a 4 con Gazzola e Longhi sulle fasce ed Antei a far coppia con il neo acquisto Ariaudo. Centrocampo a 3 guidato da capitan Magnanelli con Chibsah e Kurtic rispolverati dopo tanta panchina. Fuori Marrone per un problema fisico riscontrato in mattinata. In attacco con Berardi e Zaza viene avanzato Ziegler.

Nel Milan l’ultimo acquisto Honda ed il 3-0 contro l’Atalanta hanno portato entusiasmo ma la squadra rossonera in campionato non ha ancora vinto due partite di seguito ed in trasferta si è imposta solo a Catania per 3-1 non subendo reti solo a Verona nello 0-0 contro il Chievo. Per Allegri, che ha allenato il Sassuolo nella stagione 2007/2008, iniziano gli ultimi 4 mesi da allenatore del Milan; e nella prima trasferta del 2014 si affida al tridente KA-BA-RO mentre a centrocampo confermati De Jong, Nocerino ed il predestinato Bryan Cristante, al posto di Montolivo che non recupera. In difesa De Sciglio ed Emanuelson sulle fasce, Bonera e Zapata coppia centrale. Il Mapei Stadium, avvolto dalla nebbia, non fa registrare il tutto esaurito a causa dell’assenza dei supporter rossoneri che hanno rispedito al mittente quasi 4mila tagliandi a causa del costo eccessivo del biglietto preferendo sostenere la Primavera di Filippo Inzaghi impegnata nel derby ad Interello (vinto per 2-0). In tribuna non poteva mancare il presidente del Sassuolo Squinzi, grande tifoso del Milan.

Primo tempo- De Marco (129 gettoni in serie A) dà il via alla sfida. La prima conclusione dopo 60 secondi è del Milan, con De Jong che si coordina bene ma conclude centralmente verso la porta difesa da Pegolo. Rispetto ad un 4-3-3 classico Ziegler si abbassa sulla linea di centrocampo e Magnanelli gioca da schermo davanti alla difesa con Berardi largo sulla destra pronto ad accentrarsi in fase di possesso per liberare la corsia al terzino Gazzola. Il Sassuolo dimostra personalità in avvio e con Berardi al 6’ si rende pericoloso; buono lo spunto del giovane calabrese che va via a Bonera e tira in porta; la palla batte davanti ad Abbiati ma non crea alcun problema. Nel Milan Kakà prova a prendere per mano la squadra ed al nono minuto da un suo spunto nasce il gol del vantaggio rossonero. Azione sulla sinistra e scambio con Robinho poi il 22 si allunga il pallone ma Chibsah perde ingenuamente lo stesso ; De Jong è lucidissimo nel servire subito Robinho che entra in area e di sinistro ad incrociare batte Pegolo. Milan in vantaggio con il gol del brasiliano. Il Sassuolo prova subito a reagire ma al 13esimo minuto, Cristante recupera palla, salta Magnanelli, entra in area e serve Balotelli che di prima intenzione fulmina nuovamente Pegolo. Due a zero per il Diavolo.

Partita in discesa? Un incubo per il Sassuolo a cui però bastano due minuti per rientrare in corsa; Berardi servito in verticale, in sospetta posizione di fuorigioco, resiste alla marcatura, salta Abbiati ed accorcia le distanze. 15 minuti di gioco e già tre gol. Partita divertente, figlia dei tanti errori difensivi. Sassuolo che davanti è sempre pericoloso con Zaza e Berardi che giocano con coraggio e rapidità mentre il Milan cerca di gestire per vie orizzontali il gioco. Al 28esimo la sfrontatezza del Sassuolo, con la collaborazione dell’imbarazzante difesa rossonera, viene premiata. Lancio lungo della difesa, Bonera, forse spinto da Zaza, e Zapata si addormentano e Berardi, in girata, trafigge Abbiati sul primo palo. 2-2. Tutto da rifare per il Milan.

Adesso il Sassuolo cerca di sfruttare il momento positivo e con Zaza su calcio di punizione sfiora il gol ma Abbiati questa volta è bravo e respinge. Il Milan risponde con Balotelli che prova dopo uno spunto personale a battere a giro Pegolo senza però centrare la porta. La difesa rossonera appare in costante difficoltà; De Sciglio ed Emanuelson non coprono, De Jong è il solo a dare una mano in fase difensiva. Al 40esimo minuto il Sassuolo completata la rimonta, ribalta il risultato ancora con Berardi. Cross da sinistra di Longhi; in area tutti fermi tranne l’incontenibile attaccante che al volo fulmina Abbiati per il 3-2. Tre gol in 25 minuti, decimo gol stagionale per il giocatore di proprietà della Juventus. Piovono polpette in area rossonera e le mangia tutte Domenico Berardi. Partita pazza. Sembrava tutto facile per il Milan che è passato da una comoda passeggiata in discesa ad una ripresa che sarà tutta in salita; dopo 45 minuti 3-2 per il Sassuolo.

Secondo tempo- Nessun cambio tra le due squadre. Ma la musica non cambia e dopo due minuti il Sassuolo colpisce ancora. Indovinate con chi ? Facile. Beradi!! Quattro gol per lui e per il Sassuolo che dopo 48 minuti, contro ogni pronostico, vince per 4-2. Più di 400 minuti senza segnare ma poi basta incontrare la difesa del Milan ed in 37 minuti arrivano quattro reti per i ragazzi di Di Francesco. Al 55esimo Allegri prova a dare una scossa inserendo Montolivo e Pazzini al posto di Cristante e Nocerino. 4-2-3-1 per il Milan che appare timoroso, sotto incantesimo, privo di voglia ed idee. Il Sassuolo copre bene e riparte sempre con grande velocità. Al 62’ il destro di Balotelli esce fuori di poco.

Due minuti più tardi è il momento di Keisuke Honda che entra al posto di Robinho e si piazza largo sulla destra. Il numero 10 giapponese bagna l’esordio nel momento più difficile della partita. Al 67’ occasione Milan con Kakà che su cross di De Sciglio prova a battere Pegolo ma guadagna solo un corner. Honda prova subito ad entrare nel gioco; si procura una buona occasione e poi dopo un tiro di Montolivo dalla distanza prova una sponda per Pazzini che non riesce a girare il pallone in porta. Saltano gli schemi nel Milan (se di schemi si può parlare) che prova a riaprire la partita con poco più di 15 minuti da giocare. Servirebbero intensità, energia, voglia di vincere per recuperare ma troppe volte quest’anno il Milan ha dimostrato di non possederle e stasera a Sassuolo se ne sta avendo ulteriore conferma.

Al 78 minuto, il Mapei Stadium si alza in piedi, riservando una standing ovation a Berardi che, esausto, lascia il campo a Schelotto. Ci si aggrappa alle statistiche che vedono il Milan primo per numero di gol segnati nell’ultimo quarto d’ora. Honda conferma il suo impatto positivo sul match. Tiro fantastico a 7’ dal termine che si stampa sul palo. Sull’azione successiva Pazzini ha la palla dei 4-3 ma sciupa tutto a pochi passi da Pegolo. Ma il 4-3 arriva all’85’ con Riccardo Montolivo che dai sedici metri lascia partire un gran tiro in diagonale che si infila nell’angolo basso alla destra di Pegolo. Cinque minuti più recupero per pareggiare. Il Sassuolo passa a cinque in difesa con l’ingresso dell’ex Marzoratti al posto di Kurtic. A tre minuti dalla fine occasione clamorosa per il Milan; cross in area per Balotelli che colpisce di testa ma Pegolo è splendido nella parata, sulla ribattuta Pazzini colpisce di testa la traversa a porta vuota. Incredibile!!! Il Milan spinge con De Sciglio ed Honda a destra, Kakà, Balotelli e Pazzini in area di rigore. Cinque minuti di recupero. Il Sassuolo tutto dietro a proteggere il risultato, pronto a perdere tempo per far passare gli ultimi minuti. Il finale è un assedio rossonero ma l’arrembaggio, alla disperata, non basta. Vince il Sassuolo 4-3.