Chiamatelo Toni-gol o "Tor-toni" come facevano i tifosi del Bayern all'epoca della sua militanza in Germania, fatto sta che il risultato non cambia. Luca Toni rimane un grandissimo attaccante del calcio italiano ed anche oggi dimostra tutta la sua grandezza siglando una doppietta che consente al Verona di portare a casa l'ennesimo grande risultato di questa strabiliante stagione. Altro gol veronese firmato da Iturbe nel finale di gara, a nulla vale il gran gol di Pereyra che aveva accorciato le distanze nei minuti conclusivi della prima frazione. Con questo successo la squadra di Mandorlini sale al quinto posto in classifica a 32 punti, in attesa di Lazio-Inter, dove i nerazzurri sono chiamati alla vittoria per difendere il proprio piazzamento europeo. Un risultato eccezzionale per una squadra che non sembra conoscere limiti a dispetto dello status di neopromossa. Udinese che invece inizia il 2014 con una brutta sconfitta che fa rimanere i friulani nella parte medio-bassa della graduatoria con 20 punti, più 6 sul Sassuolo terzultimo. La sensazione è che quest'anno l'Europa non accoglierà più i friulani, nonostante la storia ci insegni che la squadra di Guidolin da sempre il meglio nel girone di ritorno.

La vigilia è caraterizzata in casa Udinese dal ritorno di Massimo Domizzi, titolare nel cuore della difesa bianco-nera al fianco dei confermatissimi Danilo ed Heurteaux, mentre a centrocampo la coppia Allan-Lazzari agisce dietro al trio composto da Basta, Nico Lopez e Pereyra, i quali hanno il compito di assistere Antonio di Natale, ormai astinente di gol da due mesi. Hellas che invece conferma quasi in blocco la squadra che nell'ultima sfida ha travolto 4-1 la Lazio schierando Rafael tra i pali, una difesa a 4 con Cacciatore, Moras, Maietta ed Agostini, centrocampo a 3 con Romulo, Jorginho ed Halfredsson ed attaco con Jankovic e Martinho ai lati di bomber Luca Toni. I due esterni titolari con la Lazio, Gomez ed Iturbe, partono dalla panchina

Pronti, via ed il Verona parte subito aggressivo costringendo l'Udinese ad arretrare per cercare di non subire un gol che però arriva all'8'. matinho ruba palla ad un disattento Basta, il quale perde la sfera consentendo al brasiliano di passare la palla al bomber di Pavullo nel Frignano, che da fuori area fa partire un destro che si infila alle spalle dell'incerto Brkic, assolutamente insicuro nella presa. E' il gol che fa esplodere i supporter gialloblu, arrivati in massa anche per questa trasferta in terra friulana in quello che si può considerare come un derby del Triveneto. L'Udinese prova a reagire con il proprio possesso palla, ma il fraseggio tra i centocampisti friulani è totalmente non produttivo a causa dell'attenzione dei giallo-blu, che non lasciano spazi alla formazione di casa, costringendo Totò Di Natale ad una partita con pochi palloni giocabili. Il bomber napoletano ci prova con un tiro di controbalzo ma la sfera finisce alta, mentre pochi minuti prima il tentativo di Nico Lopez era stato deviato in angolo da un provvidenziale anticipo di Maietta. Al 39' ecco che viene fuori il "killer instict" di Luca Toni: fraseggio tra Romulo e Jankovic con la palla inidrizzata verso la porta, Toni con un favoloso intervento in spaccata ed in girata riesce ad anticipare l'uscita di Brkic, mettendo alle spalle il pallone della doppietta e del raddoppio per gli ospiti. Gol numero 8 e 9 per l'ex, tra le altre, di Palermo e Fiorentina, sembra proprio che ci stia prendendo gusto. Ma al 43' l'Udinese tira finalmente fuori l'orgoglio e riapre la gara: grande mischia in area di rigore con Maietta che respinge di testa un pallone pericoloso, Pereyra controlla di sinistro al volo e con il destro trafigge in maniera imparabile Rafael. Gran gol dell'argentino, il primo stagionale, e partita riaperta al Friuli. Si va così al riposo con Guidolin espulso per proteste troppo vivaci. 

Il secondo tempo si riapre con un Udinese decisa a pareggiare i conti e con un Bruno Fernandes in più, entrato al 56' al posto di un rientrante Domizzi per dare maggiore offenisività all'azione bianco-nera. Vari tentativi per i friulani, ma Di Natale, Heurteaux e Lazzari non concretizzano i vari tentativi mandando sempre la sfera di poco fuori rispetto alla porta di Rafael, che è strepitoso al 68' su Maicosuel, Fernandes e Di Natale, respingendo la conclusione al brasiliano e difendendo alla grande anche sui tentativi di tap-in degli altri due. Al 69' il Verona, che nel frattempo ha visto l'entrata in campo di Iturbe e Gomez al posto di Jankovic e Martinho, dimostra di essere estremamente concreto. Altra dormita della difesa dell'Udinese con Danilo che perde palla sull'attacco di Iturbe, il quale salta anche Heaurteaux ed in diagonale trafigge Brkic. E' il gol della garanzia per l'Hellas, che nel finale riesce anche a salvarsi dal forcing guidato da un Bruno Fernandes che prima sfiora il palo al 76', per poi colpirlo all'80'. Luca Toni al 77' avrebbe pure l'occasione per fare tripletta, ma il suo sinistro finisce alto sopra la traversa di pochissimo. Nel finale, all'88', Rafael si supera intervenendo con la maglia di richiama sul colpo di testa di Dusan Basta, è l'azione che mette definitivamente la parola fine sulla gara.

Nel dopo partita, intanto, Totò Di Natale dichiara che questa sarà l'ultima stagione della propria carriera, motivando la propria scelta anche in relazione a critiche non gradite. Riuscirà Guidolin a fargli cambiare idea? L'Udinese lo spera per il proprio meglio. Nessun pensiero, invece, per l'Hellas, che con 32 punti si trova a solo 8 lunghezze dall'obbiettivo di inizio stagione ed il bello è che siamo solo alla penultima d'andata! Chi può fermare la terribile banda di Mandorlini?