La diciassettesima giornata di Serie A segna il definitivo strappo tra il duo di testa, pronto alla resa dei conti al rientro dalle feste natalizie, e chi, alle spalle, coltiva ora solo sogni Champions. La Juve fatica un tempo, poi sbrana l'Atalanta e allunga il filotto di vittorie. Risponde la Roma, che ritrova Totti e d'incanto gol a grappoli. Segnano tutti. Si inceppa il Napoli, che resta una bella favola, ma incompiuta. Il Cagliari mette a nudo i limiti del gruppo di Benitez che incassa i complimenti, ma si ritrova fuori dall'Europa che conta e a meno dieci dalla Vecchia Signora. Corre la Fiorentina, grazie a Giuseppe Rossi. Si arrangia l'Inter. Palacio decide un brutto derby e permette a Mazzarri di intravedere la luce del riscatto, dopo un periodo di ombre cupe. Il Verona di Mandorlini stupisce e piace. Travolge la Lazio e ri-apre la crisi Petkovic, mai così sulla graticola. Continua la serie di risultati positivi di Sampdoria e Parma. A Marassi un punto per parte. Immobile regala un altro successo al Torino, mentre Diamanti trascina il Bologna.

LIVORNO – UDINESE 1-2 (NICO LOPEZ, SILIGARDI, HEURTAUX)

Guidolin si gode il successo, Nicola reclama a gran voce rinforzi. L'Udinese, nel momento no di Di Natale, si aggrappa al giovane Nico Lopez, talento purissimo. Apre lui le danze, prima del pari di Siligardi e del decisivo tap in in area di Heurtaux, bravo a finalizzare la palla vagante nell'area amaranto.

CAGLIARI – NAPOLI 1-1 (NENE, HIGUAIN)

Si ferma il Napoli. Dopo il successo sull'Inter, uno stop che trafigge le ambizioni d'alta quota dei partenopei. Il Cagliari gioca una buona partita e merita il punto al novantesimo. Apre Nenè, imbeccato da una splendida giocata di Astori, bravo a usufruire di una ingenuità di Maggio. Pareggia dal dischetto Higuain. Il Napoli protesta per il gol annullato a Callejon. Fuorigioco millimetrico di Pandev, considerato attivo per il movimento del calciatore.

BOLOGNA – GENOA 1-0 (DIAMANTI)

Tre punti d'oro, segnati dal giocatore di maggior talento. Pioli ringrazia Diamanti e quel sinistro al bacio che si infila nell'angolino basso, imprendibile per Perin. Resta a bocca asciutta il Genoa di Gasperini e dell'ex Gilardino.


ATALANTA- JUVE 1-4 (TEVEZ, MAXI MORALEZ, POGBA, LLORENTE, VIDAL)

Il marchio bianconero. Un primo tempo così così, griffato da Tevez e da Maxi Moralez, imbeccato da Bonaventura. Termina l'imbattibilità di Buffon, non la corsa della Juve. Basta un minuto nella ripresa a Pogba per segnare la partita. L'assist è di Llorente, che confeziona poi un 3-1 di pregevole fattura. Il timbro finale di Vidal per dare al punteggio proporzioni importanti.

ROMA – CATANIA 4-0 (BENATIA, DESTRO, BENATIA, GERVINHO)

Roma torna capitale del gol, non a caso con Francesco Totti in campo. É festa per tutti. Addirittura due volte per Benatia, cinico davanti, insuperabile dietro. Destro, dal rientro, sembra una macchina. Perfino Gervinho, dopo una serie di errori, trova lo sbilenco sigillo. Piange il Catania che guarda la classifica e scorge l'incubo della retrocessione.

VERONA – LAZIO 4-1 (TONI, BIGLIA, ITURBE, TONI, ROMULO)

Festa Verona, dramma Lazio. Un ragazzotto, campione del Mondo, che non conosce età e acciacchi, e uno scugnizzo in rampa di lancio. Toni e Iturbe inceneriscono la difesa biancoceleste e aprono la crisi di Petkovic. Ripartenze letali, indecisioni fatali. Troppi errori in questa Lazio per sperare in qualcosa di importante. Unico lampo il pari di Biglia, poca cosa nel giorno in cui stecca anche Klose. Scende la sera sull'era serba?

SASSUOLO – FIORENTINA 0-1 (ROSSI)

Partita difficile, a strappi. Una squadra più forte la Fiorentina, una che si difende bene e prova a pungere, il Sassuolo. Come spesso accade a deciderla è il colpo isolato di un campione. Giuseppe Rossi continua a stupire, segna, a raffica e cancella definitivamente l'ombra di infortuni e problemi.

SAMPDORIA – PARMA 1-1 (EDER, LUCARELLI)

Nove punti in cinque partite. Non perde Mihajlovic. Corre la Sampdoria, dopo l'addio a Delio Rossi. Segna ancora Eder, ma stavolta non basta. Un'incornata di Lucarelli regala il pari ai ducali, privi dell'ex Cassano.

TORINO – CHIEVO 4-1 (THEREAU, IMMOBILE, IMMOBILE, VIVES, CERCI)

Rischia il Torino, Va sotto 1-0 in avvio e vede Paloschi tutto solo, dopo cinquanta metri di corsa, divorarsi il raddoppio. Lì si sveglia la banda Ventura e riparte. Immobile due volte, poi Vives e infine Cerci, il migliore in campo. Un colpo da biliardo per ritrovare il gol.

INTER – MILAN 1-0 (PALACIO)

Un derby nervoso, spoglio. Poco spettacolo, molta tensione. Decide Palacio, con una gemma di tacco da campione vero. Il sacrificio e la corsa, in silenzio, poi lo squillo. É il Trenza l'immagine dell'Inter operaia. Il Milan gioca e crea di più, ma sbatte su Handanovic e sull'imprecisione di Poli. Negato un rigore ai nerazzurri per contatto netto tra Palacio e Zapata nella prima frazione. Nel convulso finale rosso diretto a Muntari.


Inter 1-0 AC Milan (Palacio) 22.12 ourmatch.net