La voce più scomoda di tutto l'establishment pallonaro italiano è tornata a parlare. Ieri Giuseppe Gazzoni Frascara, l'ex patron del Bologna che si scontrò con i vertici del calcio nostrano e che subì la retrocessione del suo club nel 2005, ha commentato la sentenza di secondo grado del processo su Calciopoli a margine di un incontro con la stampa a Milano. Moggi è stato condannato giovedì in appello a 2 anni e 4 mesi, 2 anni anche a Mazzini e Pairetto. 

''E' la sedicesima condanna ricevuta da ex dirigenti juventini in otto anni -ha detto Gazzoni -tra procesi sportivi e ordinari. Anche se bisognerà attendere le motivazioni per entrare nel merito della sentenza, mi sembra che si possa già giungere ad una prima conclusione: questa sentenza non solo conferma, ma anzi rafforza l'impalcatura delle accuse formulate dalla Procura nei confronti degli arbitri e della cosiddetta cupola, sanzionata anche per il suo attivismo nel salvataggio della Fiorentina''. E' chiaro il riferimento alla stagione 2004-'05, al termine della quale la società dei fratelli Della Valle si salvò all'ultima giornata a scapito del Bologna, che fu costretto allo spareggio (poi perso) con il Parma; casualmente, da allora cominciarono i problemi giudiziari di Gazzoni, che dichiarò il fallimento della 'Victoria', la società che deteneva il paccchetto di maggioranza del Bologna e dell'Idrolitina, oltre che a svariate partecipazioni azionarie in Pirelli e Falck.

Gazzoni ha proseguito annunciando che farà richiesta di risarcimento per i danni subiti: ''Non so chi dovrà pagarmi, se la Figc o la Juve, ma dovrò ricevere almeno 30 milioni di danni; questi comportamenti hanno fatto fallire la mia società, che deteneva il Bologna. Noi andammo in B, la Fiorentina rimase in A  e la Reggina s'iscrisse al campionato. Mi è rimasta simpatia verso tre dirigenti: Moratti, Galliani e Cellino. E comunque, con Idrolitina, Dietor e Dietorelle ero il maggior inserzionista di Berlusconi. Ma il calcio mi ha rovinato''. Chiusura dedicata all'aspetto giudiziario: ''Il tribunale faccia accertare il mio danno; quello sarà un giorno davvero storico. Mi auguro che tutte le vittime di Calciopoli possano avere giustizia, anche per rispetto verso la stessa Juventus, che ha saputo creare discontinuità con il proprio recente passato''.