Walter Mazzarri lo ha detto ieri: l'imperativo è vincere. Questa sera i suoi uomini si troveranno davanti un Trapani voglioso di fare l'impresa, spinto probabilmente da almeno un migliaio di tifosi; è un'ottima occasione per rifarsi degli ultimi due deludenti pareggi, ma senza la giusta attenzione rischia di diventare una gara insidiosa. Intanto l'Udinese, che negli ottavi di finale affronterà la vincente di questo turno, rimane alla finestra in attesa di scoprire chi sarà il suo avversario.
Un'Inter che, dunque, dovrà scendere in campo con la concentrazione al massimo, per avitare beffe come quella di domenica scorsa e soprattutto per andare avanti in una competizione che, considerata l'assenza dei nerazzurri nelle coppe europee, assume sicuramente una certa importanza. Mazzarri dovrebbe dunque concedere, almeno in partenza, una serata di riposo ai vari argentini - su tutti, Palacio appare quello con il maggior bisogno di rifiatare - schierando dal primo minuto gli uomini che, fino ad ora, non hanno avuto molto spazio. Non cambia, ovviamente, il modulo: in porta ci sarà Carrizo, protetto dal trio difensivo composto da Andreolli, Ranocchia e Juan Jesus. A centrocampo troveranno spazio, sulle fasce, Alvaro Pereira e Wallace, mentre ai fianchi di Kovacic dovrebbero esserci Mudingayi( che ha già assaggiato il campo nel finale di Inter-Sampdoria) e Taider. Non cambierà poi la posizione di Fredy Guarin, che ancora una volta agirà alle spalle dell'unica punta; in questo caso, si tratta di Ishak Belfodil, ancora a caccia del primo gol stagionale. Occhi puntati soprattutto sull'attaccante ex Parma e su Mateo Kovacic, due dei giovani su cui l'Inter ripone grandissime speranze per il futuro, ma che in questa stagione ancora non sono riusciti ad esprimersi al meglio. Sarà interessante valutare anche la prestazione di Wallace, finora poco impiegato in campionato ma sicuramente bisognoso di fare esperienza.
Per quanto riguarda il Trapani, a caccia di una notte magica, il tecnico Boscaglia dovrebbe schierare i suoi confermando il classico 4-4-2 interpretato da Nordi fra i pali, Garufo, Pagliarulo, Martinelli e Rizzato in difesa, Basso, Pirrone, Ciaramitaro e Nizzato a centrocampo ed infine Gambino e Mancosu( il più prolifico e pericoloso fra i giocatori granata) in attacco. Fischio d'inizio fissato per le 21 al Meazza: l'Inter non può sbagliare.