Yuto Nagatomo e i dubbi di Mazzarri. Miglior giocatore asiatico. Riconoscimento importante per l'esterno nerazzurro, costretto però ai box dall'infortunio muscolare patito nel posticipo del Dall'Ara. Non ci sarà domenica, a San Siro, contro la Sampdoria. Senza l'ex Cesena, poche le variabili al vaglio del tecnico di San Vincenzo. La margherita di casa Inter in quel settore è piuttosto scarna. A destra vola Jonathan, a tutti gli effetti uno dei migliori interpreti del ruolo in questo campionato. A sinistra Mazzarri ha schierato spesso Pereira, quando costretto a rinunciare a uno dei due titolari, ma l'uruguaiano non ha mai convinto. Il lauto esborso economico per portarlo dal Porto a San Siro, resta ad oggi un mistero. Svariati milioni per un giocatore che, ormai quattro anni fa, aveva impressionato al Mondiale, ma che via via si è perso per strada. Non mancano al ragazzo voglia e impegno. Corsa e sacrificio. Ma è il mix di errori, confusione, volubile organizzazione tattica a lasciare perplessi. L'Inter lo sa e valuta le alternative. Da tempo gli uomini mercato stanno cercando una sistemazione per Palito, ma anche l'interesse del Tottenham sembra essersi raffreddato.
L'idea più lontana, ma forse più suggestiva, è quella di un cambio di modulo. Varare un 4 - 3 - 3 nuovo di zecca. Mazzarri è sempre stato fedele alla sua difesa a tre e con il ritorno a pieno regime di Campagnaro difficilmente rinuncerà a questo assetto, ma un'Inter con Juan scalato a sinistra e Jonathan abbassato a destra non sfigurerebbe. In mezzo abbondanza, col ritorno dalla squalifica di Ranocchia e l'ottimo rendimento di Rolando. Più indietro e ancora ai box Samuel. Questo schieramento garantirebbe maggiori spazi anche a Kovacic, libero di svariare sulla trequarti con Alvarez, alle spalle dell'intoccabile Palacio. Protetto dai tre in mediana, Cambiasso, Taider e Guarin. Ipotesi. A Mazzarri e al campo la risposta.